ACERRA – Sono ufficialmente partite le analisi sul Dna per fare luce sulla tragica morte della bambina di 9 mesi di Acerra, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio. Il principale sospettato è il pitbull di famiglia, Tyson, i cui morsi potrebbero aver causato le ferite mortali. La Procura di Nola, che coordina le indagini, ha affidato il caso alla Polizia di Acerra. Il padre della piccola, Vincenzo Loffredo, è indagato per omicidio colposo, accusato di non aver vigilato sull’animale. Secondo il suo racconto, si sarebbe addormentato con la figlia sul letto matrimoniale e, al risveglio, l’avrebbe trovata agonizzante a terra. Il giovane, difeso dall’avvocato Luigi Montano, ha chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti per chiarire la sua versione.
Intanto, la salma della bambina è stata restituita alla famiglia dopo l’autopsia e i funerali si sono svolti il 20 febbraio nel Duomo di Acerra. Gli incarichi per le analisi sono stati conferiti il 26 febbraio e i risultati sono attesi entro 40 giorni. Le indagini puntano a stabilire se i segni sul corpo della bimba siano riconducibili a Tyson, attraverso il confronto del Dna. Nell’abitazione era presente anche un altro cane, un meticcio, sul cui pelo sono state trovate tracce di sangue, mentre la bocca del pitbull non presentava residui ematici evidenti. Anche le feci dei due animali sono state analizzate, ma i risultati non sono ancora disponibili. Parallelamente, gli investigatori stanno esaminando i cellulari dei genitori per ricostruire gli spostamenti della notte della tragedia.