NAPOLI – Stangata dei giudici: maxi condanne per presunti boss e gregari dei De Luca Bossa, la cosca di distanza al Lotto 0 nel quartiere di Ponticelli. Gli investigatori: “può essere il colpo definitivo”. I De Micco-De Martino avevano già vinto la faida contro i De Luca Bossa. Ma torniamo alla sentenza di ieri. Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al gip Fabio Lombardo dell’ufficio 30 del Tribunale di Napoli. E nasce dal maxi blitz del novembre del 2022, e che colpì 66 persone, ritenute vicine alle varie famiglie che si contrappongono ai Mazzarella e ai De Micco, i famigerati Bodo poi alleatisi con i De Martino Xx.
Un intero cartello (De Luca Bossa, Casella e Minichini) raso al suolo, per usare parole di un investigatore esperto.
Le pene più severe per Michele Minichini, la tigre (20 anni di reclusione), Roberto Boccardi (sedici anni) e Francesco Audino (17 anni e 4 mesi). Condanna a 18 anni, invece di 20, per Alfredo Minichini (difeso dagli avvocati Giuseppe Milazzo e Giovanni Abet).
Assoluzione per Cristian Marfella (figlio di Teresa De Luca Bossa), Pasquale Damiano e Francesco Pignatiello, tutti difesi dall’avvocato Leopoldo Perone. Damiano difeso anche da Giuseppe Perfetto. Altri risultati da segnalare l’assoluzione di Davide Tomi (difeso dagli avvocati Giuseppe Perfetto e Mauro Zollo) e le condanne al ribasso per Enza De Stefano e Fortuna Ercolano, che da una iniziale richiesta di sette anni, sono state condannate a 3 anni. Per Luigia Cardillo (moglie di Alfredo Minichini), difesa da Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano e Martina Minichini (sorella di Michele ed Alfredo), difesa da Antonio Del Vecchio, il Giudice ha derubricato la contestazione di partecipazione mafiosa nel reato meno grave di ricettazione.
La pena più bassa è stata comminata a Vincenzo Barbato: 8 anni di carcere. Ecco tutte le condanne: Aprea Gennaro anni 18, Audino Francesco anni 17, Boccardi Roberto anni 16, De Luca Bossa Umberto anni 15, De Luca Bossa Giuseppe anni 14, Casella Eduardo anni 14, Casella Giuseppe anni 14, Righetto Giuseppe anni 14, Austero Luigi anni 14, De Luca Bossa Emmanuele anni 12 e 8 mesi, Cerrato Ciro 12 anni e 8 mesi, De Turris Giovanni 12 anni e 8 mesi, Onesto Gabriella 12 anni e 8 mesi, De Martino Luigi 12 anni, Oliviero Fabio 12 anni, Damiano Giuseppe 11 anni e 4 mesi, Gianniello Domenico 11 anni e 4 mesi, Acanfora Antonio 10 anni e 8 mesi, Amitrano Domenico 10 anni e 8 mesi, Aulisio Luigi 10 anni e 8 mesi, Casella Vincenzo 10 anni e 8 mesi, Imperatrice Ciro 10 anni e 8 mesi, Crisali Luigi 10 anni e 8 mesi, La Penna Luca 10 anni e 8 mesi, Schisa Tommaso 10 anni e 8 mesi, Aulisio Nicola 10 anni, Sorrentino Mario 10 anni, Clienti Francesco 10 anni, Concilio Luca 10 anni, D’ Apice Ciro Ivan 10 anni, Di Dato Francesco Paolo 10 anni, Di Pierno Domenico 10 anni, Esposito Giovanni 10 anni, Ferlotti Alessandro 10 anni, Onori Nicola 10 anni, Ricco Ciro 10 anni, Palumbo Giovanni 10 anni, Cipollaro Cira 10 anni, De Luca Bossa Anna 10 anni, Lazzaro Maria 10 anni, Boccia Mariarca 8 anni e 8 mesi, Barbato Vincenzo 8 anni, Postiglione Ciro 6 anni e 8 mesi, Pipolo Antonio 5 anni e 4 mesi, Esposito Ciro 5 anni e 4 mesi, Boccardi Carmine 3 anni, De Stefano Enza 3 anni, Ercolano Fortuna 3 anni, Cardillo Luigia 2 anni, Esposito Vincenza 2 anni, Gala Mariarca 2 anni, Minichini Martina 2 anni, (per queste ultime 4 è stato concesse il beneficio della sospensione condizionale della pena).
L’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stata avviata nell’aprile 2016 in seguito ad un sequestro di sostanza stupefacente e di alcuni manoscritti presso una delle abitazioni in cui veniva gestita l’attività illecita del gruppo. Poi il maxi blitz nel novembre 2022.