Scacco al clan Mazzarella. Ieri mattina i carabinieri e gli agenti di polizia hanno effettuato 22 arresti. In 17 sono stati spediti in carcere, altri 5 ai domiciliari. L’ordinanza era a carico di 25 indagati. Tre risultano ancora irreperibili. Gli arresti sono avvenuti al culmine di due filoni di indagini effettuati rispettivamente dai militari dell’Arma e dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli. I carabinieri si sono occupati del gruppo dei Caldarelli, attivo nella zona delle Case Nuove. Gli agenti di polizia, invece, hanno stretto il cerchio attorno ai nuovi Giuliano, ovvero gli eredi della storica cosca di Forcella. La prima attività di indagine, svolta dai carabinieri dal 2018 al 2022 ha consentito di ricostruire l’esistenza, la struttura e l’operatività di un gruppo criminale denominato paranza di San Gaetano, articolazione del clan Mazzarella, dedita al controllo di attività delinquenziali quali le estorsioni e lo spaccio di stupefacenti. Il gruppo operava prevalentemente nell’area del centro storico del capoluogo, ricompresa tra via Tribunali, piazza San Gaetano, Forcella e vie limitrofe. Nell’ambito di questa attività investigativa si è ricostruita anche quella frangia del clan Mazzarella operante nella zona delle Case Nuove, direttamente riconducibile al gruppo dei Caldarelli. Le indagini hanno consentito di documentare il controllo del territorio da parte del gruppo, con particolare riferimento al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’altro segmento di indagini, sviluppato dagli uomini della Squadra Mobile tra il 2020 e il 2021 ha consentito di monitorare la nascita, l’ascesa e l’affermazione dell’aggregazione dei nuovi Giuliano, interessati ad acquisire il controllo diretto delle illecite attività esercitate nel comprensorio Forcella-Maddalena-Tribunali. Dalle attività investigative è stato così possibile acquisire elementi in ordine sia alle fasi del reclutamento e formazione degli appartenenti, sia all’insediamento sul territorio del nuovo gruppo criminale. L’attività ha documentato l’alleanza con il sodalizio criminale capeggiato dalla famiglia Mazzarella, attraverso gli incontri con i vertici del clan, nel corso dei quali sono state impartite le direttive per l’operatività del nuovo cartello criminale Giuliano-Mazzarella.
