Scacco alle cosche di Napoli Est. Arrestate 11 persone, presi i boss

Decreto di fermo per Salvatore De Martino e i fratelli Eduardo e Giuseppe Casella

NAPOLI – Tanto tuonò che piovve a Ponticelli. Ed è una pioggia che ha il suono delle manette, quella che ieri mattina ha travolto le palazzine popolari di Napoli Est. Il blitz di Squadra Mobile, agenti del commissariato locale e carabinieri è scattato all’alba. Le forze dell’ordine hanno eseguito undici decreti di fermo nei confronti di altrettante persone ritenute, a vario titolo, parti integranti dei clan di camorra. Arrestati Salvatore De Martino, fratello di Antonio (detto XX), indicato come reggente dell’omonimo clan; sua moglie Maria; Luigi Austero e Nicola Aulisio (già detenuti); Giovanni Rinaldi, Giovanni Mignano e Youssef Christian Hathrouby; Francesco Pignatiello (per tutti Franco) e suo figlio Pasquale; presi anche i fratelli Eduardo Casella e Giuseppe Casella, capi dell’omonima cosca. L’operazione porta la firma della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo (pm Antonella Fratello e Simona Rossi). Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di estorsione nei confronti di una donna e di un parcheggiatore abusivo. La donna finita nel mirino dei clan considerata la titolare di una piazza di spaccio. Secondo le indagini sarebbe stata pestata con l’obiettivo di obbligarla a passare da un clan all’altro. L’episodio che ha visto vittima il guardamacchine, invece, viene descritto dalla Dda emblematico dell’intenzione del clan di stabilire la propria egemonia territoriale. L’operazione è scattata quand’era ancora buio. Ponticelli si è risvegliata con i lampeggianti dei mezzi delle forze dell’ordine. Il blitz arriva a meno di una settimana dall’omicidio di Carmine D’Onofrio, 23enne incensurato e figlio illegittimo del boss Giuseppe De Luca Bossa, ammazzato sotto casa in via Luigi Crisconio sotto gli occhi della compagna incinta. Una risposta, secondo ‘radio marciapiede’ e stando agli inquirenti, alla bomba esplosa sei notti prima a ridosso dell’abitazione di Marco De Micco, ‘Bodo’ negli ambienti della mala della periferia orientale, ordigno che ha provocato il ferimento di due persone (una donna e il figlio minorenne) totalmente estranee all’universo criminale.

Dal party per un battesimo alle manette

Una manciata di ore prima del blitz, alcuni dei soggetti coinvolti nell’operazione eseguita all’alba di ieri da Squadra Mobile, carabinieri e agenti del commissariato di Ponticelli, si sono ritrovati in un locale a Casoria per festeggiare un battesimo. C’erano esponenti della camorra ponticelliana insieme ad imprenditori. Non potevano sapere che sarebbero stati gli ultimi momenti di libertà. Poche ore più tardi i lampeggianti hanno illuminato i palazzi di Napoli Est. I residenti hanno seguito le operazioni delle forze dell’ordine con curiosità, ma anche discrezione. Guai a sgarrare, guai a sfoggiare un atteggiamento sbagliato in alcuni contesti residenziali. Le udienze di convalida dei fermi sono attese per oggi. Gli indagati avranno modo di esporre le proprie ragioni. Per tutti è stato valutato il pericolo di fuga. Determinanti, in questo caso, gli ultimi episodi criminali avvenuti nel quartiere, come sottolineano i pm Simona Rossi e Antonella Fratello.

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