Scampia, fuga rocambolesca e colluttazione: arrestato il latitante De Biase. Ferito un maresciallo

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

NAPOLI – Finisce dopo tre mesi la latitanza di Gabriele De Biase, 36enne ritenuto irreperibile dallo scorso settembre. La sua fuga si è conclusa nella serata di ieri a Scampia, al termine di un inseguimento mozzafiato e una violenta colluttazione con i Carabinieri che lo hanno infine assicurato alla giustizia. L’uomo è il 21esimo latitante catturato quest’anno dai militari del Comando Provinciale di Napoli, a testimonianza di una pressione incessante sulla criminalità locale che non conosce pause, nemmeno a ridosso delle festività natalizie.

Tutto ha inizio quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Scampia, durante un normale servizio di controllo del territorio, nota un’auto sospetta. All’interno, i militari riconoscono Gabriele De Biase, volto noto alle forze dell’ordine e soprattutto uomo ufficialmente “fantasma” dal 23 settembre, quando la Corte di Appello di Napoli ne aveva dichiarato la latitanza. In auto con lui, la sua compagna.

I carabinieri procedono al fermo. Inizialmente, De Biase ostenta una calma sorprendente, mostrandosi collaborativo e rispondendo alle prime domande dei militari. Un’apparente tranquillità che si infrange in un istante. Con un movimento fulmineo, l’uomo spalanca la portiera e si dà alla fuga a piedi, scatenando un inseguimento tra i palazzi del quartiere. La sua corsa disperata lo porta fino al complesso di edilizia popolare di via Tancredi Galimberti. Qui, nel tentativo di seminare il suo inseguitore, non esita a scavalcare una recinzione metallica, compiendo un volo di circa due metri.

Nemmeno la dura caduta sull’asfalto riesce a fermare la sua determinazione a fuggire. Zoppicante ma ancora in corsa, viene però raggiunto da uno dei due carabinieri, un maresciallo dell’Arma. È a questo punto che la situazione degenera. De Biase si volta e ingaggia una brutta e violenta colluttazione con il sottufficiale. Pugni e spintoni, nel disperato tentativo di aprirsi una via di fuga. Incredibilmente, il 36enne riesce a divincolarsi dalla presa del maresciallo e a guadagnare ancora qualche metro di vantaggio. Una libertà effimera, durata solo pochi secondi. L’altro militare, sopraggiunto in supporto al collega, gli si para davanti e, insieme, riescono a bloccarlo definitivamente, ponendo fine alla sua rocambolesca fuga.

Il bilancio della serata è pesante. Per Gabriele De Biase, trasportato in ospedale per le cure del caso, sono state riscontrate diverse escoriazioni dovute alla caduta e alla colluttazione, con una prognosi di 10 giorni. Dopo essere stato dimesso, per lui si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale. Ben più serie le conseguenze per il coraggioso maresciallo che per primo lo aveva raggiunto, il quale ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni di prognosi. L’arresto di De Biase segna un altro importante successo per i Carabinieri di Napoli, che dall’inizio dell’anno hanno assicurato alla giustizia ben 21 latitanti, riaffermando la presenza e il controllo dello Stato anche nelle aree più complesse della città.

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