ROMA – Messa in archivio la 25esima giornata di campionato, con tutte le polemiche relative al Var per il dubbio rigore in Fiorentina-Inter, la Serie A lascia ora spazio alla Coppa Italia, giunta alle gare decisive.
Semifinali lunghe due mesi
Oggi e domani le semifinali di andata. Questa sera all’Olimpico si sfidano Lazio e Milan, domani invece la Fiorentina riceverà l’Atalanta. In un calendario sempre più fitto di impegni, nonostante le quattro squadre non siano impegnate in Europa, le date riservate alle semifinali di Coppa Italia non hanno mancato di provocare qualche malumore. Sì, perché tra gara di andata e di ritorno trascorreranno due mesi. Un tempo infinito, o quasi. Soprattutto considerando le condizioni atmosferiche e di condizione fisica. Oggi e domani le partite di andata, quelle di ritorno invece si giocheranno mercoledì 24 aprile, in contemporanea.
Accesso diretto in Europa League
Senza la Juventus, vincitrice delle ultime quattro edizioni e destinata a vincere lo scudetto anche quest’anno, la corsa alla vittoria della Coppa Italia non rappresenta solo la possibilità di alzare un trofeo ma, soprattutto, potrebbe fare chiarezza nella bagarre per l’Europa che in questo momento coinvolge ben 8 squadre: dai 47 punti dell’Inter terza ai 36 di Sampdoria e Fiorentina. Le altre squadre impegnate nella corsa ai due posti per la prossima Champions League e ad altrettanti per l’Europa League sono Milan, Roma, Lazio, Atalanta e Torino.
Tutte le squadre impegnate in Coppa Italia sono in corsa anche per un posto in Europa attraverso il campionato. Ecco allora che centrare la vittoria nella manifestazione tricolore potrebbe rappresentare un’ottima opportunità per non rischiare di rimanere fuori dai giochi. Anche perché, è bene ricordarlo, chi vince la Coppa Italia si qualificherà direttamente ai gironi di Europa League, senza dover passare le insidie dei turni preliminari che in questa stagione sono risultate fatali all’Atalanta.
Formazioni titolari?
Anche per questo motivo i quattro allenatori – Gattuso (Milan), Inzaghi (Lazio), Gasperini (Atalanta) e Pioli (Fiorentina), in rigoroso ordine di classifica – sembrano orientati a non fare troppo turnover. La posta in palio è troppo alta. La possibilità di conquistare un risultato positivo in vista del match di ritorno potrebbe essere fondamentale nell’ottica dell’accesso alla finalissima.