TEHERAN – Sono giorni decisivi questi per far luce sul disastro aereo avvenuto a Teheran nelle prime ore dell’8 gennaio. Il velivolo dell’Ukraine International Airlines, secondo il Canada, sarebbe stato abbattuto erroneamente da un missile iraniano. Ipotesi smentita da Teheran, che chiede ora ai governi coinvolti nella tragedia di mettere sul tavolo tutte le informazioni per chiarire le cause dello schianto. Tutti morti i passeggeri a bordo del velivolo caduto: 176 le vittime.
Schianto aereo in Iran, Trudeau: “Cola di un missile iraniano, lo dimostrano fonti di intelligence”
A sostenere la teoria secondo la quale l’aereo ucraino sia stato abbattuto da un missile iraniano sono i governi di Canada e Regno Unito. Pur non accusando direttamente Teheran, il primo ministro canadese Justin Trudeau sostiene però di essere in possesso di ‘informazioni d’intelligence” che lo dimostrerebbero. Intanto, l’Iran nega ogni responsabilità nella vicenda. “Una cosa è certa: questo aereo non è stato colpito da un missile“, ha detto venerdì il presidente dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Ali Abedzadeh. “Abbiamo visto alcuni video, confermiamo che l’aereo ha preso fuoco per 60-70 secondi ma dire che è stato colpito da qualche cosa non è corretto sul piano scientifico“.
Gli Stati Uniti avrebbero fornito a Kiev “dati importanti sulla tragedia”
L’Iran viene incolpato perché lo schianto è avvenuto poche ore dopo gli attacchi missilistici autorizzati dal Paese su due basi aeree che ospitano le forze statunitensi in Iraq.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che intende discutere dello schianto con il segretario di Stato Usa Mike Pompeo. Gli Stati Uniti, ha reso noto il ministro degli Esteri di Kiev, hanno fornito all’Ucraina “dati importanti sulla tragedia aerea“.
Indaga anche la Francia
Anche l’autorità investigativa francese sugli aerei parteciperà alle indagini sullo schianto, invitata a unirsi alle indagini da Teheran, poiché il motore dell’aereo è stato progettato da una joint company del gruppo francese Safran e della statunitense Ge Aviation. Il ministro degli esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha detto che “è necessario stabilire la verità” e ha chiesto “chiarezza totale“.