CASERTA – Il centrosinistra si avvia a presentarsi spaccato in due alle prossime Regionali a causa della guerra fra Vincenzo De Luca e il Pd. E qualche componente potrebbe essere tentato dal passaggio nello schieramento opposto. Il governatore uscente ha più volte dichiarato l’intenzione di andare per la sua strada, con o senza il partito: difficile che vinca, ma verosimile che indebolisca il centrosinistra e riapra la partita, con l’aumento delle probabilità di vittoria del centrodestra. Se Elly Schlein insisterà sul campo largo senza De Luca, è difficile che i moderati, a partire da Azione e Italia viva, convergano sul nome di Roberto Fico. Sceglieranno piuttosto di sostenere De Luca, ma qualcuno potrebbe anche prendere altre decisioni: consiglieri regionali deluchianicome Carmine Mocerino e Vittoria Lettieri vengono dal centrodestra e potrebbero decidere di tornarci. Qualche settimana fa Mocerino, intervistato da “Cronache”, si è limitato a dichiarare che sulle alleanze “non ci sono preclusioni verso alcuno ed è forte la volontà di unire allargando il perimetro della coalizione”, ma da qui al giorno delle elezioni tanto può ancora succedere. Altro nome che potrebbe scegliere il centrodestra è quello del sindaco di Benevento Clemente Mastella: ha sostenuto De Luca alle scorse elezioni, ha fatto eleggere consiglieri e nominare un assessore che poi lo hanno abbandonato e ormai ha rotto con il presidente, dal quale non si è sentito tutelato. Ha inoltre ottimi rapporti personali con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che aspetta solo l’investitura ufficiale di Giorgia Meloni per candidarsi a presidente. Quanto al gruppo del Pd in Regione, è vero che ha sostenuto e votato la legge sul terzo mandato, ma appare difficile che scelga il governatore: forse solo qualche fedelissimo come Franco Picarone potrebbe farlo.
C’è sempre la possibilità che si trovi un accordo fra Schlein e De Luca: il presidente potrebbe ritirarsi in cambio di una contropartita politica, per sé o per il figlio Piero. L’impressione è però che la segretaria consideri sacrificabile la Campania, pur di portare avanti l’alleanza con i 5 Stelle a livello nazionale.
Resta infine da definire la data delle consultazioni: la circolare del ministero dell’Interno che proroga il mandato nei Comuni andati al voto in periodo Covid non riguarda le Regioni. Se non arriveranno nuove indicazioni dal Viminale, De Luca dovrà indire con decreto nuove elezioni e la data non potrà cadere oltre i 60 giorni dalla fine naturale della consiliatura (20 settembre). Se ne evince che entro il 20 novembre 2025 si tornerà alle urne.