MILANO – Corsi e ricorsi storici nel primo podio della carriera in supergigante per Marta Bassino. La 24enne del Centro Sportivo Esercito ha fatto compagnia a Mikaela Shiffrin e Lara Gut-Behrami fra le prime tre sulla pista di Basnko, esattamente come nell’ottobre del 2016, quando conquistò il suo primo piazzamento sul podio della carriera nello slalom, con la sola differenza che allora fu Gut a imporsi su Shiffrin, con Marta al terzo posto. “Evidentemente è destino che le mie prime volte sia sempre associate a queste due fortissime avversarie. E’ un risultato che mi rende orgogliosa di quanto sto facendo, sta uscendo una stagione molto buona”.
“Chiaramente la mia base di partenza rimane il gigante, però posso fare buoni piazzamenti anche in altre discipline e lo sto dimostrando. Anche se ammetto che a Bansko la situazione della pista è un po’ particolare. Rispetto alla discesa, in questo supergigante bisognava mettere maggiore attenzione in curva. Andavano interpretate in modo diverso, usando certe volte la testa e certe altre volte far correre lo sci”, ha dichiarato a fine gara la Bassino. “La mia trasferta all’est finisce qui, non gareggerò a Sochi per tornare a casa, staccare qualche ora la spina e riprendere ad allenarmi. Questi risultato non mi faranno cambiare i programmi, nemmeno in slalom anche se potrei partire con il pettorale 31. Voglio dedicare il secondo posto a tutti coloro che lavorano con me. E che spesso non si vedono, dietro c’è un lavoro enorme del team fra allenatori, skiman, preparatori e anche la mia famiglia che mi sostiene ogni giorno”, ha concluso l’azzurra.
(LaPresse)