Sci, Vonn addio con bronzo: finale perfetto. Stuhec vince discesa

Con l'aria svedese evidentemente deve esserci un feeling speciale. Ad Are, lì dove ha ottenuto l'ultimo successo in Coppa del Mondo proprio un anno fa, Lindsey Vonn si congeda dal Circo Bianco con un'ultima grande impresa.

(Photo by Jonathan NACKSTRAND / AFP)

MILANO – Con l’aria svedese evidentemente deve esserci un feeling speciale. Ad Are, lì dove ha ottenuto l’ultimo successo in Coppa del Mondo proprio un anno fa, Lindsey Vonn si congeda dal Circo Bianco con un’ultima grande impresa. Lo fa a modo suo, mettendosi al collo un’altra medaglia a coronamento di una carriera incredibile. Il bronzo mondiale conquistato in discesa libera non vale un oro o un piazzamento sul podio alle Olimpiadi ma assume un significato particolare. Perché ottenuto al saluto d’addio, perché arrivato in un’annata sportivamente parlando avara di soddisfazioni per la campionessa statunitense. Falcidiata da problemi fisici alle ginocchia che l’hanno costretta a dire basta ancor prima della fine della stagione. E perché conquistato davanti alla leggenda Ingemar Stenmark, l’uomo che la sciatrice americana ha provato a raggiungere negli ultimi anni della sua carriera. Il record di 86 vittorie in Coppa del Mondo dell’ex fuoriclasse svedese è sfumato. Tuttavia Vonn nella sua ultima passerella è riuscita comunque a centrare un primato, quello di atleta più ‘anziana’, all’età di 34 anni, a conquistare una medaglia iridata. Facendo quasi passare in secondo piano il trionfo di Ilka Stuhec, campionessa del mondo due anni fa a St. Moritz e di nuovo regina della discesa libera. Ciò a un anno dal grave infortunio al legamento crociato che le è costata la partecipazione alle Olimpiadi di PyeongChang.

La gara

La slovena ha messo in riga tutte le dirette rivali, a cominciare dalla svizzera Corinne Suter, già bronzo nel supergigante, seconda a 23 centesimi. Stephanier Venier, Ragnhild Mowinckel e Nicol Delago, unica azzurra in palla, si sono fermate invece a pochi centesimi dal bronzo di Vonn (l’austriaca appena a 4). Ma scalzare giù dal podio l’americana sarebbe stato quasi come rovinare un lieto fine. “Sono felicissima per questo risultato – ha commentato a caldo Lindsey, al via nonostante la rovinosa caduta in superG -. Non sono stata abbastanza veloce per vincere l’oro, ma è stato un finale perfetto. Volevo tornare in testa un’ultima volta e sentire la folla ruggire. C’era anche la mia famiglia qui, è stato tutto bellissimo”. Il cerchio di un percorso iniziato nel lontano 2000, quando debuttava nel Circo Bianco, si chiude così, con 4 Coppe del Mondo in bacheca, 16 coppette di specialità , 82 vittorie complessive e 137 podi. 8 medaglie mondiali (due ori a Val d’Isere nel 2009) e 3 olimpiche (oro in discesa a Vancouver nel 2010). Quello che ha dato Vonn a questo sport, ciò che ha rappresentato per il movimento e non solo, va tuttavia oltre le cifre e i numeri. “Ora sono pronta per la prossima fase della mia vita”. Il mondo dello sci ringrazia. E saluta colei che è già diventata un’icona.



Di Alberto Zanello

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