CASERTA – Sicurezza a rischio in stazione tra rapine, scippi e babygang. La zona del terminal la sera diventa spettrale ed è il principale percorso turistico per arrivare alla Reggia: il monumento si trova giusto di fronte. Qui mercoledì c’è stata una maxi zuffa tra stranieri in strada per una rapina finita male: botte da orbi tra i passanti.
Testimoni raccontano che hanno visto un nordafricano allontanarsi sanguinante: è la vittima della rapina, che aveva reagito. C’era stato un parapiglia, dopo una violenta colluttazione. Fuggi fuggi generale. Se le sono date di santa ragione per almeno cinque minuti: nessuno sapeva in quel momento come intervenire. Sempre secondo i testimoni, sia i rapinatori che la vittima sono nordafricani. La questione della sicurezza urbana è sul tavolo del prefetto Lucia Volpe e delle forze dell’ordine dopo una serie di episodi di cronaca, come la zuffa tra stranieri lo scorso anno.
Non è la prima volta che bande di stranieri si azzuffano in pieno giorno tra persone che attendono gli autobus al terminal (a trenta metri dalla stazione). Il 5 settembre la questura ha individuato e punito con il ‘daspo’ i quattro autori della rissa scoppiata pochi giorni prima davanti alla stazione dei bus. Il passeggero di un autobus aveva filmato tutto con il cellulare.
Dalle venti in pochi la zona diventa deserta: appena i commercianti abbassano le saracinesche dei negozi e dei bar. Qui non c’è passeggio, non è un luogo frequentato dai giovani. E la notte fa paura andare in stazione per prendere un treno. Durante la notte albergano numerosi indigenti anche a volte sui treni in sosta e nel deposito dello scalo merci. Ci sono decine di persone che lavorano nel terminal fino all’alba e i sindacati più volte hanno chiesto una vigilanza continua e funzionale degli addetti alla sicurezza e un sistema di video sorveglianza atto a rilevare eventuali presenze di estranei, in considerazione del fatto che nell’area è presente anche l’edificio e spogliatoi del personale.
Già in passato i rappresentanti dei lavoratori avevano denunciato la situazione di pericolosità della stazione ferroviaria sia all’interno che all’esterno, così come l’area dello scalo merci ferroviario, dove spesso trovano riparo indigenti vari e tossicodipendenti, con il rischio di aggressione per il personale
Non è tutto. Ci sono diversi aspetti da esaminare. Primo: la stazione è un passaggio obbligato per entrare in città. C’è anche lo stazionamento degli autobus. Secondo: è il principale percorso turistico. Molti viaggiatori arrivano a Caserta in treno. Bastano le pattuglie per sorvegliare una zona così sensibile e cruciale? Di fatto il Comune ha annunciato l’arrivo di 39 nuove telecamere in città: proprio per prevenire fenomeni criminali, controllare l’intero territorio e contrastare i reati predatori. Due saranno posizionate all’incrocio tra via Trento e via Acquaviva e all’incrocio tra viale Lincoln e via Acquaviva. Non lontano dalla stazione.
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