Scommesse, Corona: “La Juve sapeva tutto di Fagioli”

NAPOLI – “La Juventus sapeva delle scommesse di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia. Non l’ha portato in Tournée e ha cercato di ripulirlo, omettendo di denunciare. Il reato in questione per la Juve è un reato da retrocessione. Io sto solo facendo un’inchiesta pulita al pari della Magistratura”. Parole pronunciate a Sportitalia dall’ex fotografo Fabrizio Corona, che da settimane sta svelando, anzi anticipando, un po’ per volta i dettagli dello scandalo scommesse che sta letteralmente investendo il calcio italiano. L’omessa denuncia da parte del club comporterebbe gravi sanzioni sul piano della giustizia sportiva. E la preoccupazione per il fatto che le anticipazioni di Corona si stiano rivelando vere ha spinto subito il club di John Elkann a rispondere: “Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della Figc”. L’ennesima serie di controversie in cui la Juventus finisce al centro, dopo il caso plusvalenze risolto dalla giustizia sportiva con un colpo di spugna ma ancora in corso davanti a quella penale, il doping di Paul Pogba e i tanti debiti che gli Elkann sono costretti a pagare. Ma lo scandalo si allarga sempre di più. Ieri Corona, dopo quelli di Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo (con anche la madre che a detta del fotografo e della sua fonte sarebbe coinvolta) e Sandro Tonali, ha fatto il nome del romanista Nicola Zalewski, in questi giorni in ritiro con l’under 21 polacca. E altri ne salteranno fuori, compresi quelli di tre presidenti di serie A. La sensazione è che sia solo l’inizio di un lungo scandalo per il calcio italiano in crisi di credibilità e di risultati a livello internazionale. L’assegnazione di Euro 2032 (Italia costretta all’accordo con la Turchia per non perdere) non è certo la panacea di tutti i mali. E la vicenda scommesse ne è l’ennesima dimostrazione.

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