CUNEO – “Sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo”, diceva Totò in una scena del film ‘Totò a Colori’ (1952). Chissà se hanno riso anche i calciatori del Pro Piacenza, che oggi nella città piemontese sono stati sommersi da 20 gol. E non ne hanno realizzato nemmeno uno. Ha fatto scalpore il match inserito nel programma del del girone A della Serie C.
Risultato che fa discutere
In molti si sono chiesti se fosse stato il caso di far disputare l’incontro. Infatti gli emiliani si sono presentati a Cuneo in sette uomini. Per mettere in piedi una squadra col numero minimo di giocatori da regolamento per autorizzare l’arbitro a fischiare l’inizio della partita, il Pro Piacenza ha dovuto utilizzare anche diversi elementi delle giovanili. In pratica era improbabile che la partita finisse con un risultato diverso dal successo dei padroni di casa. A fare scalpore sono le dimensioni del risultato. Infatti non succede tutti i giorni vedere una partita di calcio terminare con 20 gol di scarto.
Cinici contro generosi
Qualcuno ha riso. Altri, invece, si sono interrogati sul perché la partita si sia disputata. Altri ancora non hanno gradito l’atteggiamento del Cuneo. A tutti è sembrato che i piemontesi abbiano voluto infierire su un avversario in disarmo. Però, c’è stato anche chi ha trovato ineccepibile il comportamento dei calciatori del Cuneo. Il calcio e gli avversari vanno sempre onorati con il massimo impegno. C’è tempo per stabilire chi ha ragione.