ROMA – “Alla fine, è andata bene”. Lo dice Lucia Azzolina intervistata da La Stampa, dopo la revoca dell’incarico a Pasquale Vespa, il docente precario assunto come collaboratore dal sottosegretario leghista all’Istruzione, Rossano Sasso, nonostante avesse un procedimento penale aperto proprio per aver insultato e minacciato, sui social, l’ex ministra. “Mi colpisce il fatto che Sasso abbia la delega al cyber-bullismo. È una questione pesante, se poi decide di assumere al ministero una persona che da due anni mi minaccia e mi insulta sui social. Il problema è che, nonostante quella delega, ha deciso di difendere Vespa. Ha detto ‘non ci facciamo intimidire’. Mi sembra assurdo. Loro non si farebbero intimidire da chi le minacce le riceve e le subisce? Vorrei che chiedesse scusa e che ammettesse la gravità della scelta di portare Vespa al Miur. Altrimenti, non credo possa mantenere la delega al cyber-bullismo”.
“Sì, ci sono rimasta molto male. Io sono sempre uscita in loro difesa. Quando Giorgia Meloni è stata attaccata, le ho dato pubblicamente solidarietà. In Aula, quando la deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, subì attacchi sessisti, intervenni per dire che non doveva accadere, che serviva fare squadra. Dal centrodestra ho percepito invece un silenzio assoluto su questa vicenda. Si è persa un’occasione”, prosegue Azzolina.
(LaPresse)