MILANO – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è soddisfatto per il green pass, dispiaciuto con chi apre “polemiche inutili che fanno male a tutti”, appassionato nel mettere al centro dei suoi ragionamenti il “valore morale” della scuola come pilastro della società: “Chi è il ministro Patrizio Bianchi? – dice il ministro in un’intervista al ‘Corriere delal sera’ – Un professore universitario che ha messo le proprie competenze al servizio del Paese – risponde il responsabile dell’Istruzione -. E lo considero un punto di orgoglio”.
Rispondendo ai sindacati che parlano di uno “schiaffo al personale” della scuola, Bianchi osserva: “Ho appena incontrato i sindacati, che sono liberi di esprimere le loro posizioni. Ma il green pass non è assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia interpretato così”. Tra i professori, solo il 10% non è ancora vaccinato, ricorda il minsitro. “Chi ha problemi particolari di salute sarà escluso dal green pass – aggiunge Bianchi – e chi non vuole vaccinarsi sarà invitato a fare il tampone”.
Il governo adesso punta anche a vaccinare la fascia di studenti dai 12 ai 19 anni. “Abbiamo chiesto l’accelerazione della campagna vaccinale per i giovani e ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono – spiega il ministro – . Poi il governo si impegna a fare uno screening di tutto il sistema scolastico, cosa importantissima. Come altro elemento di sicurezza, mi permetta di rivolgermi alle famiglie. Si è dimostrato che il vaccino è lo strumento che abbiamo per fermare la pandemia. Serve una risposta corale della popolazione”, precisa.(LaPresse)