ROMA -. Sbarco migranti Sea Watch contro le direttive del Viminale. E Salvini replica: “Pronto a denunciare anche i magistrati”. E’ stata la procura di Agrigento a disporre lo sbarco dei 47 ancora a bordo. Salvini: “Se qualcuno ha aperto il porto ne risponderà agli italiani”.
Difesa dei confini prevaricata
E’ stata la procura di Agrigento ad ordinare il sequestro della Sea Watch 3 e in tarda serata a far sbarcare a Lampedusa i 47 migranti, suscitando l’ira di Salvini che se la prende con pm e anche esponenti del governo. Dal ministero dell’Interno tuonano: “La difesa dei confini deve essere una decisione della politica, espressione della volontà popolare, o di magistrati e Ong straniere?”. Intanto la Procura ha indagato il comandante della nave.
Nave fuorilegge
La notizia del sequestro della nave della Ong tedesca è trapelata dallo stesso Viminale ma subito dopo è arrivato l’attacco: “La Sea Watch 3 è una nave fuorilegge – hanno detto fonti del ministero dell’Interno –. La magistratura faccia come crede, ma il Viminale continua e continuerà a negare lo sbarco”. Poi lo stesso Salvini ha rincarato: “Denuncio chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari da una nave fuorilegge. E questo vale anche per organi dello Stato”, riferendosi al pm Patronaggio e contro “qualche ministro che ha dato l’autorizzazione a sbarcare”.
Il M5S si difende
Ed è scontro con i 5 Stelle. Luigi Di Maio risponde così: “Non accetto che Salvini ci dia la colpa. Quando c’è un sequestro si fanno sbarcare le persone a bordo”. E sulla lettera Onu Moavero replica in un Tweet: “Su Dl Sicurezza chiarisca quali fonti ha utilizzato”. E il grillino Toninelli non ci sta: “Salvini, se ha qualcosa da dirmi, me la dica in faccia. Non parli a sproposito del sottoscritto in tv. È evidente che l’epilogo della vicenda è legato al sequestro della nave da parte della magistratura, non serve un esperto per capirlo”.