NANTES (LaPresse/AFP) – Seconda notte di violenze a Nantes, nella Francia occidentale, dopo la morte di un ragazzo ucciso dalla polizia durante un controllo. Undici persone sono state fermate nel quartiere di Breil, dove è stato ucciso il ragazzo, e in un periferia di Parigi, Garges-lès-Gonesse, luogo d’origine del giovane. “Queste persone sono state arrestate per violenza, lanci di oggetti e tentativo di incendio”, ha fatto sapere una fonte vicina all’indagine.
La seconda notte di scontri a Nantes si conclude con l’arresto di 12 persone
Decine di auto sono state date alle fiamme nei quattro quartieri più ‘sensibili’, come quello di Breil. Gli edifici pubblici sono stati danneggiati, tra cui una stazione di polizia e una dozzina di negozi sono stati incendiati. Per tutta la notte, la polizia ha affrontato “piccoli gruppi”, prima che la calma fosse ripristinata intorno alle 5 del mattino. A Garges-lès-Gonesse, le forze dell’ordine sono stati raggiunti da proiettili e bottiglie Molotov. Martedì sera un ragazzo di 22 anni è stato fermato nel quartiere di Breil per un controllo. Arrestato per “rapina organizzata”, il 22enne aveva cercato di fuggire, secondo il racconto del procuratore di Nantes Pierre Sennès. Un agente ha inseguito il veicolo prima di aprire il fuoco sul ragazzo, uccidendolo.