Senato: dopo attacchi solidarietà politica a La Russa, per Meloni si ‘rinfocola un clima d’odio’

Foto Cecilia Fabiano/LaPresse Nella Foto : Ignazio La Russa

La scritta “I. La Russa Garbatella ti schifa!” comparsa sulla saracinesca della sede di Fratelli d’Italia nel quartiere romano e lo striscione “Benvenuto Presidente La Russa. La Resistenza Continua”, con il cognome di Ignazio La Russa scritto a testa in giù. Due attacchi che a due giorni dall’elezione del neopresidente del Senato mirano a infiammare il clima politico nel paese. Netta la reazione della leader di FdI Giorgia Meloni e solidarietà diffusa dal centrodestra e dalle opposizioni, che La Russa ha ringraziato.

Secondo Giorgia Meloni, presidente di FdI, “diversi esponenti politici hanno deciso di renderlo un bersaglio, come persona e per le sue idee, rinfocolando un clima d’odio, già ben alimentato durante una campagna elettorale costruita sulla demonizzazione dell’avversario politico”, definendo poi il gesto un “chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere”. Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera esprimendo solidarietà si chiede se sia “possibile che a sinistra nessuno abbia qualcosa da dire? Per Letta, Orlando, Gualtieri è tutto normale?”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato che “la sinistra non si rassegna e attacca con violenza la seconda e la terza carica dello Stato, appena democraticamente elette” in un “clima di odio che va avanti da mesi”. Solidarietà anche dalla presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, che definisce le scritte apparse “gravi minacce rivolte al Presidente La Russa” che “non vanno in alcun modo sottovalutate” e dal coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani, per il quale “le minacce firmate Br contro il Presidente del Senato rappresentano un pericoloso segnale di una nuova possibile campagna d’odio che va fermata immediatamente”.

Per il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana “il Paese ha bisogno di unione e non di messaggi e azioni divisive e inneggianti all’odio. Dall’opposizione il primo a esprimere la “massima solidarietà al presidente del Senato” è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ricorda come il quartiere Garbatella sia lo stesso “in cui sono comparse la scorsa settimana minacce a me”.

Su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, ha espresso nel tardo pomeriggio “solidarietà mia e di tutto il Pd al Presidente del Senato La Russa”, definendo le scritte “inaccettabili”. Prima di Letta si erano espresse la senatrice del Pd Simona Malpezzi, chiedendo che venga “censurata con forza e sempre ogni forma di odio e violenza”, mentre la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, oltre a condannare le minacce ribadisce che “i democratici sono stati e saranno sempre contro l’uso delle minacce e della violenza politica chiunque ne sia vittima”.

La Russa ha ringraziato “sinceramente le forze politiche per le espressioni di solidarietà che mi hanno fatto pervenire ma voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato. Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica”, aggiungendo che “anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l’insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia”.(LaPresse)

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