Sequestrato il ponte Morandi a Catanzaro. Gli inquirenti: dalle intercettazioni emeso l’uso di materiale scadente. Tre finiscono in carcere

"A me serve un carico urgente altrimenti devo mettere quella porcheria qui sui muri" si sente in una telefonata

Foto LaPresse - Marco Alpozzi

“A me serve un carico urgente altrimenti devo mettere quella porcheria qui sui muri“. “E fai una figura di m… perché questo materiale non funziona”. E’ un passaggio del dialogo tra il direttore tecnico dei lavori sulla ss 280 “Due Mari” Catanzaro-Lamezia ed un fornitore di prodotti edili. Dalle intercettazioni effettuate dalla Guardia di finanza di Catanzaro emerge la gravità dei comportamenti che hanno indotto la Divisione distrettuale antimafia del capoluogo – nell’operazione rinominata ‘Brooklyn’ – ad emettere sei ordinanze di misure cautelare, di cui tre in carcere ed una ai domiciliari. Dialoghi in cui emerge l’impiego di un tipo di malta di qualità scadente, ma più economico di quello inizialmente utilizzato, per i lavori di ristrutturazione al viadotto Morandi-Bisantis di Catanzaro e di un tratto della statale. In carcere sono finiti due imprenditori ed un finanziere, che li aggiornava sulle indagini; ai domiciliari una collaboratrice dei primi due mentre è scattata l’interdizione di nove e sei mesi a due tecnici dell’Anas.

I lavori di manutenzione straordinaria interessano il ponte ‘Morandi‘ di Catanzaro e un tratto della strada statale 270 ‘Due Mari’.

Il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo di tre società edili, di 200mila euro quale profitto dei reati e quello dello stesso viadotto, opera simbolo della città capoluogo regionale, e della galleria Sansinato. Il ponte e la galleria restano aperti ma vi saranno svolte opportune verifiche tecniche. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia diretta da Nicola Gratteri, parlano di intestazione fittizia e associazione a delinquere con modalità e finalità mafiose, corruzione, auto-riciclaggio, frode in pubbliche forniture, truffa. L’ ispettore della Guardia di Finanza, già coinvolto nell’operazione ‘Rinascita-Scott”‘, è indagato per corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto d’ufficio per fatti commessi quando era in servizio presso la Dia di Catanzaro.

Occhiuto: “Sequestro ponte Morandi a Catanzaro? Non si scherza sulla sicurezza”

“Ha fatto bene la magistratura ad intervenire sui lavori di manutenzione straordinaria del ponte ‘Morandi‘ di Catanzaro e di un tratto della SS280 ‘dei Due Mari’, che sarebbero stati eseguiti in modo irregolare e con materiali scadenti”. E’ il commento del neo presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto. “Sarà indispensabile approfondire al più presto questa delicata vicenda. Se ci sono stati illeciti è giusto che i responsabili ne rispondano davanti alla giustizia- ha concluso Occhiuto – Non si scherza con la sicurezza dei cittadini“

LaPresse

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