BERGAMO – C’è un’Atalanta che soffre in Europa, e c’è un Atalanta che in campionano è travolgente. Alla prima al nuovo Gewiss Stadium gli uomini di Gasperini fanno un sol boccone del Lecce e in attesa di Inter-Juve agganciano i bianconeri al secondo posto in classica. Senza storia la sfida nel rinnovato stadio di Bergamo (3-1): Gabriel prova e riesce a fermare Ilicic e Gomez, ma dopo la mezz’ora Gosens serve Zapata che in area non ha eguali: anticipato il povero Rispoli e potentissimo destro in diagonale su cui nulla può il numero 21 salentino.
Un’Atalanta scatenata alla prima nel nuovo stadio
Arriva immediata la chance del pareggio capitata sui piedi di La Mantia, fermato da un sempre attento Gollini in uscita. Passano solamente altri cinque minuti e di fatto i lombardi mettono in ghiaccio il match: Zapata al 40′ si dimostra oltre che goleador anche uomo squadra premiando l’inserimento di Gomez, probabilmente il migliore in campo, con il Papu che accarezza la sfera calciando a giro a fil di palo batte un incolpevole Gabriel.
Zapata leader del match
Nella ripresa Liverani prova a giocarsi il tutto e per tutto inserendo Farias per Petriccione ma pochi secondi invece arriva il tris: a siglarlo è all’11’ Gosens che taglia verso l’interno, raccoglie il passaggio profondo di Ilicic e trova la gloria personale con un preciso rasoterra. L’Atalanta ha la possibilità di dilagare con Muriel che sfiora il gol ma Gabriel si supera comprendo sempre la propria porta. Il portiere ex Milan e Napoli si ripete su Ilicic, Gomez e nuovamente su Zapata.
Il Lecce firma il gol della bandiera
A sorpresa il Lecce quindi trova la rete della bandiera all’86’ con Lucioni, totalmente dimenticato sulla punizione di Falco da Gosens, ma la partita è già finita: terza vittoria consecutiva per l’Atalanta, in totale la quinta ovvero per il miglior avvio in campionato della storia del club. Resta fermo a 6 punti, invece, il Lecce al pari di Spal, Brescia e Sassuolo (con una partita da recuperare) e con una trasferta a San Siro contro il Milan da affrontare dopo la sosta.
(LaPresse)