Serie A, il Bologna rimonta due volte il Verona: Hellas resta 10°, 2-2 al Bentegodi

Foto Paola Garbuio / LaPresse stadio Bentegodi Nella foto: Rodrigo Palacio

TORINO – Un pareggio divertente tra due squadre, senza più reali obiettivi, che hanno confermato ancora una volta quanto di buono espresso in questa stagione. Il Verona difende il decimo posto dall’assalto del Bologna pareggiando 2-2 al ‘Bentegodi’ nel posticipo della 37/a giornata di Serie A e mantenendo tre punti di vantaggio sugli emiliani, bravi comunque a non arrendersi e a rimontare due volte.

Nell’ultimo turno gli emiliani e i veneti saranno ‘arbitri’ del destino Champions di Juventus e Napoli. La decima piazza è ancora in ballo, ma a questo punto difficilmente i ragazzi di Juric se la faranno sfuggire. Per tutta la stagione Hellas e Bologna hanno dimostrato di esser più breve a offendere che a difendere e il monday night lo conferma, con una gara ricca di gol e di occasioni. Già dopo due giri di lancette lo 0-0 va in frantumi. Sugli sviluppi di un corner Gunter è libero in area, la palla finisce a Faraoni che da due passi insacca.

Immediata la risposta degli ospiti, che impegnano subito Pandur (che sostituisce ancora Silvestri) con una conclusione di Palacio. Le due squadre non si risparmiano e attaccano a testa bassa costruendo diverse opportunità, dalla roulette però esce il rossoblù. Poco dopo la mezzora Soriano inventa per De Silvestri che ha vita facile per pareggiare. Il pareggio non cambia i binari del match, infatti poco dopo il Verona va a un passo dal 2-1 con la traversa colpita da Kalinic di testa su cross di Lazovic.

La ripresa se possibile è ancora più effervescente, anche perché le squadre si allungano. Sansone apre il valzer delle occasioni del secondo tempo con un tiro sporco, dalla parte opposta invece Kalinic non sbaglia questa volta anticipando Tomiyasu sul primo palo sul cross del solito Lazovic. Ravaglia è battuto, questa volta il Bologna accusa il colpo ma l’Hellas non ne approfitta. Di Marco non centra lo specchio della porta su punizione, Gunter manca a sua volta il bersaglio sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Mihajlovic si gioca la carta Barrow, ma quando la partita sembra chiusa a trovare la zampata letale ci pensa Palacio, che raccoglie il suggerimento di Skov Olsen e firma il 2-2. Nel finale c’è spazio anche per il debutto di un altro giovane, Raimondo, classe 2004, ennesimo giovane lanciato da Mihajlovic. La rete dell’argentino regala brio alla coda del match, ma il risultato non cambia più.(LaPresse)

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