MILANO – E undici. La Lazio continua il suo straordinario volo: cinque reti a una Sampdoria in versione pungiball che consentono di allungare la striscia di successi. La Roma, prossima avversaria in un derby che si preannuncia di fuoco, è avvertita. All’Olimpico non c’è partita: i biancocelesti passeggiano sulla formazione di Ranieri, colpita tre volte giù nei primi 20 minuti con Caicedo e la doppietta di Immobile (un rigore).
Lo show nella ripresa
Poi, nella ripresa, lo show prosegue con il neoentrato Bastos e ancora superCiro, che realizza un altro penalty e completa la tripletta personale: il capocannoniere del campionato vola a 23 centri. Ai blucerchiati solo la consolazione del gol della bandiera di Linetty, quattro minuti prima del rosso sventolato a Chabot. Aggettivi ormai introvabili per la meravigliosa orchestra di Inzaghi, che si issa a quota 45, a -1 dall’Inter e a -2 dalla capolista Juve. E i biancocelesti hanno ancora una gara da recuperare. I doriani restano a 19 punti.
Le formazioni
Padroni di casa con il consueto 3-5-1-1 trainato in avanti da Immobile, supportato da Caicedo. Correa, recuperato, parte dalla panchina. In difesa c’è Patric dal 1′. Nel 4-4-2 di Ranieri il tandem offensivo è formato da Caprari e Gabbiadini, resta in panchina Quagliarella a causa di un problema al flessore. In difesa riecco Colley. Dopo 20 minuti, sul match sembra già calare il sipario.
Caicedo sblocca il match
A sbloccarla dopo appena sette minuti è Caicedo, che dopo la respinta di Audero su Immobile insacca, anticipando Colley. Dieci minuti più tardi, i tempi sono già maturi per il raddoppio: Chiffi punisce con il rigore un tocco di mano di Murru, dal dischetto Immobile è implacabile. E l’attaccante campano va ancora a segno poco dopo, raccogliendo un lancio di Acerbi e depositando a porta vuota, dopo un gran slalom in area e aver superato Audero (20′). Tutto troppo facile per una Lazio che gioca a memoria. Ritmi insostenibili per la Sampdoria, che prova a scuotersi con Caprari: Strakosha si rifugia in angolo. Ma i biancocelesti quando mettono piede sull’acceleratore fanno sempre paura: Acerbi e Luis Alberto costringono Audero al doppio intervento prima dell’intervallo.
Undicesima vittoria di fila per la Lazio
La mossa di Ranieri ad inizio ripresa è l’inserimento di Ekdal per Jankto, mentre Inzaghi è costretto al cambio forzato: l’acciaccato Radu lascia spazio a Bastos. E proprio il nuovo entrato realizza il poker biancoceleste, sfruttando il servizio di Lucas Leiva (54′). Doriani in ginocchio. Adekanye rileva Caicedo, la Lazio non è sazia e cala la manita. Chiffi si schiarisce le idee al Var su un presunto tocco di mano di Colley, è rigore: Immobile batte ancora Audero e si porta a casa il pallone (65′).
I biancocelesti continuano a sognare
Alla Samp la consolazione, si fa per dire, del gol della bandiera firmato da Linetty, che raccoglie una respinta di Straskosha su Gabbiadini. Dal Var c’è il via libera. I blucerchiati chiudono in dieci per l’espulsione di Chabot, reo di un intervento irregolare su Adekanye lanciato a rete. C’è ancora tempo per un’emozione targata Lazio, con Immobile che sfiora il sesto gol: ma la conclusione del numero 17, servito elegantemente da Luis Alberto, stavolta non è precisa e la povera Samp viene graziata. Successo numero 100 per Inzaghi sulla panchina dei biancocelesti e nuova festa per un popolo, quello dell’Olimpico, che continua a sognare.
(LaPresse)