MILANO – E’ una volata Champions che va al rallentatore. Inter e Roma potevano lanciare un segnale importante ma finiscono per annullarsi a vicenda e fanno un favore soprattutto a Milan, che resta al quarto posto nonostante il pareggio di Parma, e alla Lazio, che rimane comunque in corsa nonostante il clamoroso scivolone interno con il Chievo.
A questo punto solo l’Atalanta, impegnata nel posticipo con il Napoli a Pasquetta, può fare un balzo considerevole nella scalata verso l’Europa che aspetta tutti e sembra non voler lasciare indietro nessuno. L’1-1 di San Siro è frutto di una partita equilibrata, che ha visto i giallorossi partire forte fortissimo per poi subire nella ripresa il ritorno dei padroni di casa, che rimediano con un colpo di testa in tuffo di Perisic all’eurogol dopo un quarto d’ora di El Shaarawy.
Il pari certamente fa più felice Spalletti, che non mette una pietra tombale sul terzo posto ma, visto l’andamento delle concorrenti, può contare comunque su un vantaggio di rilievo in vista del rush finale. Alla fine comunque può sorridere anche Ranieri, che resta in scia al Milan prolungando la striscia positiva e uscendo a testa alta da uno scontro diretto difficile.
Spalletti rilancia Lautaro dal 1′ e spedisce in panchina l’ex capitano Icardi
Scelta forte, ma non annunciata, anche da parte di Ranieri, che rinuncia a Zaniolo. Dietro all’unica punta Dzeko ci sono infatti Under, Pellegrini ed El Shaarawy, con Cristante-Nzonzi a comporre la diga di centrocampo. In realtà c’è un’altra sorpresa, questa dell’ultimo voluto e non certo voluta in casa Roma: Manolas è costretto al forfait nel riscaldamento, al suo posto c’è Juan Jesus a far coppia con Fazio. La posta in palio è alta, una vittoria sposterebbe tanto nella volata Champions e i risultati del pomeriggio ingolosiscono i 22 in campo.
Un primo tempo sfizioso, con i primi dieci minuti al cardiopalma
Gli ospiti partono fortissimo, sorprendendo Handanovic e compagni, ma Dzeko tocca debolmente tra le braccia del portiere non capitalizzando il suggerimento di Kolarov, e poco dopo proprio l’esterno serbo con un missile da fuori area manca di poco il bersaglio. L’Inter però non sta certo a guardare. Guizzo di Politano sulla destra all’8′, il suo cross viene raccolto da Lautaro che centra il palo. La palla respinta da Mirante resta lì ma Perisic da zero metri manda alto complice il disturbo di Florenzi. L’ex esterno del Sassuolo è il più in palla in avvio e un minuto dopo costringe Mirante a un complicato intervento in due tempi.
Dopo tante occasioni, puntuale arriva anche il gol
A firmarlo è la Roma, con un capolavoro balistico di El Shaarawy, che parte da sinistra, converge verso il centro e trafigge con una conclusione a giro Handanovic. La prodezza del ‘Faraone’ mette le ali ai giallorossi e fa piombare nello sconforto i nerazzurri, che improvvisamente cominciano a perdere le distanze in campo e a commettere una miriade di errori in fase di disimpegno. La pecca dei capitolini è non approfittare del momento di appannamento dei lombardi sfiorando solo in un’occasione il raddoppio, con il solito guizzo di El Shaarawy. All’Inter però basta poco per accendersi e dopo una fase di blackout i padroni di casa tornano a premere nel finale del primo tempo. Fazio sfiora l’autogol sullo slalom gigante di Asamoah, Vecino si divora il tapin dopo un intervento incerto di Mirante sulla conclusione di Politano, infine è D’Ambrosio a mancare l’1-1 da distanza ravvicinata di testa.
Il campanello d’allarme per gli ospiti del primo tempo diventa una vera e propria sirena nella ripresa
Politano è sempre più un rebus sulla destra e, dopo l’ennesimo cross raccolto da Lautaro senza risultati, Spalletti si decide a giocare la carta Icardi. L’Inter si sbilancia – la Roma spreca una buona chance per raddoppiare con Pellegrini, imbeccato da Zaniolo, entrato in avvio per Under – ma il vento del match è ormai girato. E con un centravanti in più i nerazzurri fanno breccia nel fortino giallorosso al 16′, quando Perisic sbuca sul secondo palo – completamente libero – sul cross del solito Politano e di testa in tuffo pareggia i conti.
La squadra di Ranieri è alle corde e in debito d’ossigeno
I nerazzurri annusano il colpaccio e ci provano prima con Perisic (su punizione) e poi ancora con Lautaro (che spedisce alto in corsa). Nel finale però Spalletti bada al sodo e toglie Lautaro, sostituito da Joao Mario, per evitare inconvenienti e portare a casa un punto pesante. Che capitan Handanovic salva con un balzo felino sul gong sul tiro di Kolarov.
(LaPresse)