ROMA – La linea nerazzurra che porta dritta allo scudetto è tracciata e il solco si fa sempre più vistoso ed evidente. L’Inter ha dato sabato un’altra vigorosa spallata al campionato e solo un cedimento imprevedibile, sia mentale che fisico, può far crollare il castello delle meraviglie costruito da Conte.
I numeri, in questo momento chiave della stagione, hanno un peso specifico evidente e non vengono smentiti dai fatti. A nove giornate dalla fine l’Inter ha otto punti di vantaggio sul Milan (che guida in pieno affanno il gruppo degli inseguitori), ha una partita ancora da recuperare e ha distanziato la Juventus di 12 punti, troppi anche per chiedere miracoli alla Signora, destinata a lasciare lo scettro dopo nove anni di dominio. In più la squadra nerazzurra, in testa dalla 22/ma giornata ai danni dei rossoneri, viaggia spedita e senza cedimenti, con un bottino di nove vittorie di fila mostrando una difesa insuperabile.
La straordinaria stagione dell’Inter
Grinta, attenzione, spirito di sacrificio e voglia di non mollare di un centimetro sono gli aspetti tipici della gestione Conte che la squadra ha mostrato anche nella complicata sfida contro il Bologna, vinta per 1-0 con una rete di Lukaku, più che mai decisivo. Il goleador belga è al ventesimo centro per il secondo anno di fila (ne realizzò 23 di reti nella stagione scorsa). Altro indizio statistico della forza di questa squadra difficile da fermare. Mercoledì prossimo contro il Sassuolo nel recupero della 28/ma giornata rinviata per le positività al Covid riscontrate nel gruppo squadra interista, la formazione di Conte può ulteriormente allungare portandosi a +11 dai cugini rossoneri facendo un altro passo in avanti verso lo scudetto.
Il tecnico prova a tenere un profilo basso, avverte che la strada è ancora lunga e che non è giusto affermare che l’avversario da cui guardarsi sia proprio l’Inter. Ma ammette che si sta intravedendo qualcosa. E che il primo posto in classifica è ampiamente meritato. Più che al presente Conte è già rivolto al futuro. Non a caso ha lanciato un messaggio agli avversari avvertendoli del fatto che d’ora in avanti ci sarà da fare i conti anche con l’Inter “perché con questi giocatori si è creato qualcosa di bello”.
Gli obiettivi
L’uscita dalla Champions a dicembre e la conseguente mancata partecipazione all’Europa League ha contribuito alla cavalcata dell’Inter, libero da impegni infrasettimanali. L’artefice del progetto è lo stesso tecnico che diede avvio al ciclo bianconero, un allenatore che non regala ai propri tifosi partite splendide, non si fa ammaliare dal bel calcio ma il tutto è funzionale al risultato. Difesa granitica, attacco insuperabile, cuore e grinta. Il rischio è che continuando così, con questa striscia di vittorie in serie, la sfida alla penultima di campionato contro la Juventus diventi per Conte solo una formalità e una passerella e per la Signora a guida Pirlo un emblematico passaggio di consegne. E alla luce anche di quanto accaduto due mesi fa con lo screzio tra lui e la dirigenza bianconera nella semifinale di Coppa Italia, Conte proverà a prendersi la sua rivincita.
(LaPresse)