TORINO – La Juventus supera 4-1 l’Udinese nell’anticipo della 27/a giornata di Serie A. A segno Moise Kean nel primo tempo all’11’ e al 39′, Emre Can su rigore e Matuidi al 22′ e 26′ della ripresa.
Di Lasagna nel finale, al 40′, la rete del 4-1 finale. La squadra di Allegri sale così a 75 punti, momentaneamente a +19 sul Napoli secondo, mentre i friulani rimangono fermi a 25.
Un poker per sognare la rimonta in Champions
Un poker per avvicinarsi ancor di più allo scudetto. Un poker per gonfiare al petto e prepararsi alla battaglia di martedì con l’Atletico Madrid. La Juve strapazza l’Udinese, prosegue la striscia positiva in campionato e – forse – scopre di aver tra le mani un nuovo campioncino.
Moise Kean risponde presente alla chiamata di Allegri e per una notte assume lui le sembianze di CR7, rimasto a guardare in panchina le gesta del giovane compagno. Il millennial bianconero nel primo tempo in meno di quaranta minuti firma una doppietta d’autore che spiana la strada al trionfo dei padroni di casa, che nella ripresa dilagano con i sigilli di Emre Can su rigore e di Matuidi, reti dal centrocampo che potranno tornare utili in Europa.
Vero che i friulani, in lotta per la salvezza e mai davvero in partita a Torino, non rappresentano un avversario ‘allenante’ se paragonato alla banda di Simeone, ma in ogni caso Allegri può trarre indicazioni positive. E non solo dall’attaccante classe 2000, mattatore assoluto. L’imminente impegno contro l’Atletico e l’enorme vantaggio in classifica sul Napoli secondo inducono Allegri a un turnover massiccio.
Tra i big si accomodano in panchina i centrali Bonucci–Chiellini così come Cristiano Ronaldo. Si rivede così Barzagli, che va a comporre una rediviva difesa a tre con Caceres e Rugani, così come Spinazzola, che agisce alto a destra in un 3-5-2, atteggiamento speculare rispetto ai friulani.
Davanti Bernardeschi fa coppia con Kean, il più motivato ad approfittare della chance concessagli dal primo minuto. E non a caso l’attaccante nato a Vercelli si avventa come un falco all’11’ sul cross dalla sinistra di Alex Sandro.
L’1-0 immediato mortifica gli ospiti, già presentatisi allo Stadium non proprio con il coltello tra i denti, peccato veniale per una squadra a caccia disperata di punti salvezza.
La Juve sfiora il bis prima con Rugani poi con Bernardeschi
A mettere in cassaforte i tre punti prima dell’intervallo ci pensa però ancora Moise Kean, che riceve palla dopo un errore in fase di impostazione a metà campo degli ospiti e dopo aver mandato in tilt con un gioco di gambe Wilmot beffa Musso con un rasoterra sul primo palo, complice una deviazione.
Nella ripresa Nicola si gioca la carta Lasagna ma la scossa non arriva
La Juve non abbassa il livello di guardia, complice l’ingresso in campo – forzato – a metà primo tempo di Bonucci al posto dell’infortunato Barzagli, subito ko al rientro al pari di Nuytinck. Il suo sostituto, Opoku, si fa notare più che altro per l’intervento in ritardo in area sullo scatenato Kean.
Chiffi concede il rigore ed Emre Can dal dischetto fa tris
L’Udinese si squaglia e poco dopo incassa anche il poker, in tuffo, di Matuidi, bravo e famelico ad avventarsi sul cross di Bentancur dalla destra.
Un gol inutile, se non per le statistiche, in campionato
A rovinare solo in parte la festa dei (quasi) campioni d’Italia ci pensa Lasagna, il cui diagonale a gara ormai chiusa trafigge Szczesny. Ma esattamente il tipo di errore che dovrà evitare di commettere la Juve martedì contro l’Atletico. Lì dove servirà la partita perfetta.
(LaPresse)