MILANO – La Lazio rialza la testa rifilando due reti al Parma e scaccia i venti di crisi. Reduce dalle sconfitte con Spal e in Europa League con Cluj, Inzaghi torna a sorridere. All’Olimpico decidono dopo otto minuti Immobile, poi protagonista di un battibecco con il tecnico al momento del cambio e, nella ripresa, Marusic. Ma i biancocelesti, sempre in controllo del match, avrebbero potuto arrotondare il tabellino: Correa e Milinkovic-Savic sprecano.
Il successo comunque rilancia la Lazio in campionato e permette di fare un pieno di fiducia in vista della delicata trasferta di San Siro contro la capolista Inter. Prestazione deludente per i ducali, incapaci di recare veri pericoli dalle parti di Straskosha. Inzaghi si affida al tandem d’attacco Correa-Immobile, l’unica sorpresa è sull’esterno di destra dove Marusic vince il ballottaggio con Lazzari. D’Aversa dà ancora a fiducia al giovane Kulusevski nel tridente completato da Inglese e Gervinho. Karamoh, protagonista del caso della settimana in casa Parma, parte dalla panchina. In difesa esordio dal primo minuto per Pezzella, che la spunta su Gagliolo.
Ospiti subito minacciosi in contropiede
Kulusevski serve Inglese sulla corsa che, sul disturbo di Acerbi, trova solo l’esterno della rete. Reazione immediata dei biancocelesti, con il tentativo a giro di Correa dal limite. Un minuto dopo la Lazio la sblocca: Luis Alberto, servito dal rilancio di Strakosha, lancia Immobile, che si inserisce tra i sorpresi difensori emiliani e batte con un perfetto diagonale Sepe (8′). Strada subito in discesa per la formazione di Inzaghi, ancora minacciosa con una conclusione dalla distanza di Milinkovic-Savic.
Dopo un momento di smarrimento si rivede il Parma, con Kulusevski che non riesce ad approfittare del pasticcio confezionato da Luiz Felipe e Strakosha e poi con Inglese, che liberato davanti alla porta da Kulusevski vede la sua conclusione alzata in angolo da Strakosha. C’è poi lavoro per Sepe, chiamato in causa da un gran spunto di Correa. Poi altro brivido in area ducale con un’insidiosa punizione di Luis Alberto: Sepe esce a vuoto, ma nessun laziale è pronto.
Il primo tempo si chiude con un’altra conclusione di Correa bloccata agevolmente da Sepe, la ripresa si apre con una gran conclusione di Immobile alzata in angolo dal portiere degli ospiti. Segnali della reazione del Parma non ce ne sono e ancora la Lazio sfiora il raddoppio con Luis Alberto che da corner centra il palo a Sepe battuto. Altra chance per i padroni di casa con Correa, liberato al tiro da tacco di Immobile: Sepe si rifugia in angolo. E proprio il numero 17 è protagonista di un battibecco con Inzaghi al momento della sostituzione con Caicedo: l’attaccante esprime platealmente il suo disappunto dirigendosi verso la panchina. E il tecnico non gradisce.
Smaltite le scintille, i biancocelesti raddoppiano e la chiudono al minuto 67
Milinkovic-Savic per l’inserimento di Marusic, che supera Sepe piazzandola sul palo opposto. Il montenegrino prova a concedere bis qualche minuto dopo su servizio di Correa, stavolta il portiere degli emiliani sventa il diagonale. Anche il grande ex Parolo, dentro per Lucas Leiva, cerca gloria dalla distanza, conclusione alta ma non di molto. In ripartenza la squadra di Inzaghi sfiora il tris con un diagonale di Milinkovic-Savic che da ottima posizione non trova la porta, poi poco prima che cali il siparo ultima chance per Caicedo: Bruno Alves salva in angolo. (LaPresse)