Serie A, l’Atalanta stende il Genoa 2-1 e vede la Champions. Dea al terzo posto

Gli orobici conquistano tre punti fondamentali in classifica

Foto LaPresse/Filippo Rubin

REGGIO EMILIA – L’Atalanta nonostante le assenze riesce ad avere la meglio sul Genoa tremando solo un po’ nel finale. E adesso è veramente ad un passo da quella che sarebbe una storica qualificazione alla Champions League. Come prevedibile partono meglio gli orobici, che cercano di rendersi pericolosi dalle parti di Radu, ma la retroguardia ligure sembra reggere.

Atalanta al terzo posto, cresce la speranza Champions

Al nono minuto però la squadra di Gasperini va in gol, con Gosens che con un tap-in finalizza una bella azione, ma tutto viene vanificato da un fuorigioco di Zapata. Nove minuti dopo ancora il colombiano protagonista. Lancio dalle retrovie, ottimo controllo e destro a fulminare il portiere avversario, ma anche in questa circostanza si alza la bandierina dell’assistente e la marcatura viene annullata. Gli ospiti si vedono poco, provandoci più che altro con delle ripartenze, ma alla mezz’ora hanno una buona chance con Veloso che stacca bene di testa. Ma Castagne salva andando a deviare (secondo i rossolbù con un braccio ma dopo consulto con il Var Irrati lascia proseguire).

Orobici in pressing, il Genoa tiene il campo

Poco dopo si vede Ilicic, ma il tiro dello sloveno da buona posizione finisce ampiamente a lato. L’undici di Prandelli tiene bene il campo e proprio prima dell’intervallo ha anche una buona occasione ancora con Veloso. Ma sul tiro del portoghese dalla distanza ci mette una mano Gollini mandando il pallone in corner. Reti inviolate dunque al riposo.

Dea in vantaggio, Barrow e Castagne sbloccano il match

Ad inizio ripresa Gasperini indovina il cambio, inserendo Barrow per Pasalic e l’Atalanta segna subito. Lancio di De Roon con Zukanovic che sbaglia completamente il fuorigioco e Barrow che si invola e batte Radu. Per il Genoa è una mazzata tremenda e all’ottavo minuto arriva anche il raddoppio: azione insistita con Djimsiti che mette in mezzo per Castagne, difesa ligure in bambola e per l’esterno nerazzurro è un gioco da ragazzi buttarla dentro.

Ancora Barrow si rende pericoloso con una potente conclusione respinta dal portiere genoano, poi si fa male ed è costretto a lasciare il posto a Pessina. Romero e compagni provano a rialzare la testa, guidati soprattutto da Pandev, col macedone molto attivo. E dopo aver rischiato il tracollo con Gosens che si divora un gol tutto solo in area sfiorano la marcatura con un colpo di testa di Lapadula sul quale è molto bravo Gollini.

Finale incandescente, Pandev segna il gol della bandiera

I minuti finali però diventano interessanti, in quanto ad un minuto dalla fine la squadra ospite riesce a fare gol. Lancio per Romero in area, sembra cincischiare ma si inventa un meraviglioso colpo di tacco per l’accorrente Pandev e pallone in fondo al sacco. Nei minuti finali l’unico brivido per i lombardi è un’occasione per Bessa, ma da ottima posizione il centrocampista calcia malissimo mandando alle stelle. Finisce 2-1, adesso all’undici orobico per entrare nella storia servono quattro punti mentre diventa sempre più pericolosa la posizione del Genoa, che adesso rischia davvero.

(LaPresse/Italia Media)

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