TORINO – La Juve chiama, l’Inter risponde. La squadra di Conte resta sul pezzo e non tradisce le attese alla ripresa del campionato, battendo Toro e meteo. Sul terreno di gioco dell’Olimpico reso pesante da una pioggia senza tregua i nerazzurri – senza troppo sforzo in verità – calano il tris e si riportano a -1 dalla capolista. In poco più di mezz’ora le reti di Lautaro Martinez e De Vrij indirizzano il destino della gara, poi nella ripresa Lukaku fa calare il sipario.
Quarto successo consecutivo per Conte e boccata di fiducia in vista della trasferta di Praga in Champions. E quattro sono anche gli anni in cui l’Inter non espugnava il fortino granata. Inter che si conferma una corazzata in trasferta con sette gioie su sette gare. La nota stonata riguarda l’infortunio di Barella, uscito prima dell’intervallo per una distorsione al ginocchio: condizioni da valutare nei prossimi giorni. Umore grigio come il tempo in casa Toro, dove al grande ex Mazzarri non riesce lo sgambetto: dopo aver rialzato la testa con la vittoria di Brescia, i granata cadono di nuovo e non riescono a rimettersi in corsa per l’Europa.
Granata volenterosi ma anche ingenui contro un’Inter spietatamente opportunista
Il divario con l’Inter si è visto tutto, ma stasera pesa anche – soprattutto – l’uscita di Belotti dopo 12 minuti. E arriva il settimo ko stagionale: troppi, per una formazione scattata con l’obiettivo di riagguantare l’Europa. Il tecnico di casa sceglie Verdi come partner del Gallo. In mezzo c’è Rincon per Baselli, non al meglio, mentre sulla fascia destra De Silvestri vince il ballottaggio con Ola Aina. Sulla sponda interista Conte rilancia in difesa Godin, preferendolo a Bastoni, mentre sulla destra D’Ambrosio la spunta su Lazaro.
In avanti, gli stakanovisti Lautaro Martinez-Lukaku. Una caduta seguita a un contrasto con Skriniar costa cara a Belotti: l’attaccante, dolorante alla spalla, prova a stringere i denti ma deve alzare bandiera bianca. Non è l’unica brutta notizia per Mazzarri in avvio di gara, perché al primo affondo l’Inter passa: da centrocampo Vecino di testa innesca Lautaro che scappa sul filo del fuorigioco, penetra in area e trafigge Sirugu (12′). Zaza rileva il capitano, il Toro prova subito a scuotersi: prima con un mancino di Ansaldi respinto con i pugni di Handanovic, poi con i tentativi non fruttuosi di Verdi e Nkoulou.
La caccia al pari porta inevitabilmente i granata a concedere spazi pericolosissimi alle ripartenze nerazzurre. Brozovic serve un pallone con i fiocchi per la girata aerea di Lukaku, Sirigu vola e sventa. Ma il numero 39 granata deve arrendersi sugli sviluppi del successivo corner, con il blitz di De Vrij lasciato libero di colpire al volo il cross di Biraghi.
Al 32′ l’Inter con il minimo sforzo sembra già aver messo i tre punti in ghiacciaia
Il colpo del ko potrebbe già arrivare con Barella, che esplode il destro su assist di Lukaku: Sirigu c’è. In chiusura di tempo però il Toro va vicinissimo a riaprirla con la deviazione ravvicinata di De Silvestri su traversone di Verdi: la risposta di Handanovic è strepitosa. Confortato dal risultato, Conte non può gioire fino in fondo: anche Barella deve lasciare il campo per un problema al ginocchio, dentro Borja Valero.
La ripresa si apre con un’occasione per i granata: l’incornata di Izzo su traversone di Verdi non inquadra di poco lo specchio. Ma l’orgoglio del Toro deve fare i conti con la concretezza della banda Conte: è Lukaku, lanciato dall’onnipresente Brozovic, a firmare il tris entrando in area a battendo Sirigu con un diagonale (56′). Mazzarri, sconsolato, prova a cambiare qualcosa con l’inserimento di Ola Aina per Bremer. Ma lo 0-3 spegne gli ardori dei granata, che non sembrano avere la forza per costruire il miracolo e l’Inter può limitarsi al controllo senza sprecare troppe energie.
Verdi, uno dei grandi punti interrogativi della stagione, impegna Handanovic su punizione. Conte fa rifiatare Lautaro e regala minuti a Candreva, nelle file granata Berenguer sostituisce Baselli. Le emozioni vanno prevedibilmente scemando, i padroni di casa timidamente cercano il gol dell’orgoglio senza impensierire la retroguardia nerazzurra, con il sottofondo dei fischi sollevati dal pubblico di casa. Nel finale Lukaku ha la chance per la doppietta: la conclusione mancina del colosso belga sfiora il palo. Conte continua la caccia alla Juve, il Toro non riesce proprio a spiccare il volo. (LaPresse)