BERGAMO – Il calcio in presenza di pubblico torna a baciare lo Gewiss Stadium ad oltre un anno dall’ultima volta. Un punto a testa per Atalanta e Bologna dopo le vittorie all’esordio della nuova stagione di Serie A con Torino e Salernitana. Bottino di quattro punti che dopo due gare appare certamente appagante per gli ospiti, giusto per i nerazzurri, anche se nel match i meriti del Bologna in difesa superano quelli dell’Atalanta in attacco.
Per Garsperini, che si affida a Muriel come unica punta attorniato da Malinovskyi e Ilicic, tornano disponibili Freuler e Toloi, mentre Mihajlovic deve mettere una toppa a centrocampo per le assenze forzate di Shouten e Soriano e punta su Kingsley e Dominguez, mentre Arnautovic è l’unica punta.
La gara si mostra fin da subito intensa con gli ospiti che non si mostrano assolutamente timidi e sfiorano il vantaggio con Orsolini, che sotto porta non riesce a tenere bassa la palla. I nerazzurri subito si riorganizzano e prima della mezz’ora danno tre spaventi ai bolognesi. Prima Malinovskyi e poi Ilicic sfiorano il secondo palo dal limite dell’area.
Gosens invece si fa ipnotizzare da Skorupski che tiene in vita i rossoblù prima di un quarto d’ora finale privo di grandi emozioni e che trascina il primo tempo verso lo 0-0 nonostante i cinque calci d’angolo fatti registrare dai padroni di casa.
Nella ripresa l’Atalanta alza il baricentro della partita. Gasperini vorrebbe portare a casa i tre punti mentre il Bologna si affida soprattutto a qualche contropiede per mantenere vive le proprie folate offensive. La migliore occasione capita nuovamente sui piedi di Gosens, che al 61′ spara fuori con il sinistro.
Al 73′ Mahele ci prova dalla distanza facendo solo la barba al palo. I tifosi della Dea provano a sostenere la squadra come da tempo ormai non era più possibile. Pessina ci prova ancora ma la rete non vuole proprio gonfiarsi. Questa volta è stato bravo anche Mihajlovic a mettere alla perfezione la squadra in campo e strappare un punto prezioso a casa di Gasperini.
I bergamaschi dalla loro hanno macinato tanto e prodotto poco, sotto rete hanno peccato in questa giornata di poca lucidità anche se è nelle prime giornate in cui si paga ancora una poca oleatura dei meccanismi di gioco.(LaPresse/Italia Media)