MILANO – La Roma trova la prima vittoria in campionato e lo fa in maniera travolgente, calando il poker al Sassuolo (4-2) nel posticipo delle 18 all’Olimpico. La squadra di Fonseca si scatena nei primi 22′ con Cristante, Dzeko, Mkhitaryan e Kluivert. Nella ripresa i giallorossi alzano il piede dall’acceleratore e l’orgoglio dei neroverdi porta alla doppietta del rigenerato Berardi.
Gli indizi di possibile, clamorosa remuntada vengono tuttavia aggirati senza troppi patemi dai padroni di casa che impressionano per il grande gioco messo in mostra nel primo tempo, ispirato dalla grande prestazione di Pellegrini, Tre punti preziosi per i capitolini che si presentano al meglio all’esordio di giovedì in Europa League con il Basaksehir.
La squadra di De Zerbi incassa la seconda sconfitta stagionale e resta a quota 3
Nelle file giallorosse Fonseca regala l’esordio dal 1′ a Veretout e Mkhitaryan. Confermato Mancini in difesa e Kluivert come esterno sinistro, a supporto dell’unica punta Dzeko. Pellegrini è preferito a Zaniolo nella casella del trequartista. De Zerbi lancia subito i nuovi volti Chiriches in difesa e l’ex romanista Defrel come partner in attacco di Caputo, davanti a Berardi. Dopo un primo intervento del Var sul contatto Peluso-Kluivert, che spinge Chiffi alla retromarcia sul rigore pro-Roma e l’intervento di Consigli su Dzeko, ad aprire il luna park giallorosso è Cristante.
L’ex Atalanta svetta di testa sul calcio d’angolo di Pellegrini, beffando Marlon e Obiang (13′). Strada in discesa per la Roma, la reazione dei neroverdi è in un’azione che porta al pari di Caputo, che insacca dopo il palo timbrato da Defrel. Annullato per fuorigioco. Solo una fiammata, perché al 19′ è già tempo per il raddoppio giallorosso con la deviazione vincente di Dzeko sul traversone di Kolarov. Nella manovra offensiva di Fonseca funziona tutto, anche se contro la gracile resistenza degli emiliani lo sforzo appare davvero minimo. E lo show prosegue con Mkhitaryan, che firma il tris con un preciso rasoterra su assist di Pellegrini.
Dopo 22 minuti sul match sembra già calare il sipario. Il Sassuolo prova ad allentare la pressione con una conclusione di Locatelli, fuori di poco. Ma si deve ancora inchinare allo strapotere offensivo dei padroni di casa, che al 33′ colpiscono ancora con Kluivert, che scattato sul lancio in verticale dell’ispiratissimo Pellegrini giunge al cospetto di Consigli e lo trafigge. Il Var conferma che la posizione del figlio d’arte è regolare. Nel finale di tempo si prende la scena Dzeko, fermato prima dall’uscita di Consigli e poi da una deviazione di Chiriches.
Quindi è Ferrari a disinnescare la mina Dzeko anticipandolo in scivolata sull’invitante cross al centro di Kolarov. Ad inizio ripresa sono i legni a salvare i neroverdi: il mancino di Pellegrini, con la complice deviazione di Chiriches, si stampa sul palo, l’incornata di Dzeko sulla traversa. Ad infondere speranza alla squadra di De Zerbi ci prova la gran punizione mancina di Berardi dai 25 metri, semplicemente imparabile per Pau Lopez.
Altro giro, altro palo giallorosso firmato Mancini il cui colpo di testa, su punizione di Kolarov, centra il legno interno. Ma complice una comrensibile frenata dei giallorossi, la squadra di De Zerbi spinge e si rende pericolosa con una conclusione di Caputo, servito dalla sponda di Berardi. E trova ancora la rete, nuovamente griffata dal rinato Berardi che, dopo il velo di Caputo, scaglia uno splendido sinistro con palla a fil di palo.
La Roma prova a gestire evitando altri rischi, il neoentrato Zaniolo prova a servire Dzeko ma interviene Consigli. Nel finale qualche brivido di troppo per i giallorossi e clamoroso errore di Pastore che in piena solitudine spedisce sul fondo l’ottimo invito di Zaniolo. (LaPresse)