MILANO – La Lazio si inceppa, brucia l’occasione per mettersi all’inseguimento delle grandi e si fa ribaltare dalla Spal che con una rimonta tutto cuore e carattere trova il gol della vittoria nei minuti di recupero risorgendo dopo due giornate a zero punti. La formazione di Inzaghi, chiamata la riscattarsi dopo il derby per tenere il ritmo delle migliori, ha mostrato scarsa lucidità mentale e una tenuta fisica non al meglio non capitalizzando un rigore di Immobile e un primo frazione di gioco nel corso della quale è sembrata avere la partita sotto controllo.
3 punti fondamentali per la Spal
Per la Spal, capace di pareggiare con una splendida semirovesciata di Petanga per poi firmare il sorpasso con Kukic al ’92, tre punti che fanno morale, consentono di uscire dalle secche della classifica e iniziare la sua corsa per la salvezza grazie anche alla strategia del tecnico Semplici. Il duello tra i due cannonieri Petagna e Immobile è stato vinto dallo spallino vero trascinatore della squadra, non solo per il gol che ha ridato ossigeno ad una squadra che fino a quel momento sembrava bloccata e incapace di reagire allo svantaggio.
Le formazioni
Rispetto al derby, Inzaghi propone un cambio per reparto con Patric al posto di Luiz Felipe e in mediana lascia in panchina Milinkovic-Savic per Parolo. In attacco Caceido è preferito a Correa, da poco tornato dal Sudamerica. Si parte a ritmi bassi, causa anche una giornata soleggiata e calda con la Lazio subito a farsi pericolosa proprio con Caceido: l’ecuadoriano, al suo debutto stagionale, prima esplode un sinistro al limite dell’area che scheggia il palo alla sinistra di Berisha poi si procura al 17′ il calcio di rigore per un fallo di mano di Tomovic in area. L’arbitro consulta il Var e concede il penalty trasformato da Immobile che non sbaglia spiazzando Berisha, in campo dal primo minuto nonostante problemi lamentati con la nazionale albanese.
La reazione della Spal
La Lazio ha il controllo del gioco, l’intesa tra Immobile-Caceido provoca altre due occasioni pericolose. La più limpida al 43′ con Lazzari che mette in area un cross teso girato da Luis Alberto ma la conclusione dello spagnolo è alta. La Spal nonostante l’agonismo non riesce a mostrarsi imprevedibile, paga anche qualche ingenuità di troppo in difesa ma nella ripresa sfrutta un calo di tensione della Lazio e riesce a trovare la via del gol al 63′ proprio con il suo gioiello Petagna che con una girata al volo approfitta di una distrazione generale della difesa laziale. Inzaghi una decina di minuti si era sbracciato annusando il pericolo e si trova così costretto a dare una scossa ai suoi: fa entrare Milinkovic-Savic e Correa per Caceido e Leiva con l’obiettivo di ridare freschezza, esperienza ed equilibrio alla manovra.
Un match ribaltato
Il caldo si fa sentire ma la Spal, spinta anche dall’entusiasmo, acquista fiducia e mostra di tenere meglio il campo: Kurtic all’80’ ad un passo dal gol del vantaggio, prende il tempo su una punizione ma la piazza poco sopra la traversa. L’azione della Lazio è sterile e poco incisiva. E la Spal ha la lucidità con Kurtic di regalare il gol del successo: lo sloveno ribadisce in gol un tiro ribattuto da Strefezza che aveva dato il via all’azione a centrocampo con un paio di dribbling. Meritato per cuore e carattere. Per la Lazio un brutto campanello d’allarme in vista delle 7 partite in 21 giorni (tre in casa e quattro fuori) che la attendono. A partire da giovedì nel debutto in Europa League contro i romeni del Cluj.
(LaPresse)