Serie A, il Toro stende il Frosinone dopo la paura: Berenguer infligge una nuova sconfitta ai ciociari

L'esultanza del Torino (Foto LaPresse - Marco Alpozzi)

Torino (LaPresse) – Il Toro stende il Frosinone nell’anticipo del venerdì dell’ottava giornata e dopo quella sul Chievo conquista la seconda vittoria consecutiva, ma al termine di un match dalle tinte thriller. I granata si impongono tra le mura amiche con un 3-2 a dir poco rocambolesco in una serata a due facce: dopo un primo tempo in controllo, segnato dal vantaggio di Rincon, nella ripresa arriva il raddoppio di Baselli che sembra chiudere i giochi.

Il Toro invece si complica la vita: in sette minuti la squadra di Longo si rianima e torna in corsa con Goldaniga e Ciano. Ci pensa Berenguer a firmare il gol da tre punti, che mantiene i granata, saliti a 12 punti, in zona Europa. I laziali avrebbero anche le occasioni per il pari nel finale, ma incassano la sesta vittoria consecutiva con la magra consolazione di uscire a testa alta dall’Olimpico granata. Frosinone che resta a un punto, la panchina di Longo si fa sempre più scottante.

Nessuna sorpresa nel 3-5-2 di Mazzarri che in avanti si affida nuovamente alla coppia Zaza-Belotti, con Iago Falque che si accomoda in panchina. Indisponibile De Silvestri, è Berenguer a presidiare la corsia di destra. A trainare il 3-4-1-2 dei laziali Daniel Ciofani e Campbell, supportati sulla trequarti da Ciano. Applausi iniziali per gli ex granata Longo, inneggiato anche dalla Maratona, e Molinaro. Canovaccio rispettato, con il Toro che prova a fare la partita dalle prime battute. Belotti, escluso dalla lista dei convocati azzurri a differenza di Zaza, lancia subito un messaggio a Mancini: innescato da Ola Aina, il Gallo timbra il palo con un diagonale da posizione defilata.

Buon inizio del Torino

Possesso palla e spinta granata, il Frosinone opta per stare sottocoperta. Un attendismo che viene punito dai granata al 21′: liberato da una sponda di Zaza sulla trequarti, Rincon avanza centralmente senza opposizione e dal limite scarica il pallone nell’angolino alla destra di Sportiello. Strada che si mette in discesa per il Toro, che finalmente sfata il tabù del primo tempo: finora le reti erano sempre arrivate nella ripresa. Laziali costretti ad alzare necessariamente il baricentro, il Toro è seduto e lascia campo. Ciofani e soci però combinano poco e i difensori granata non devono dannarsi particolarmente l’anima per chiudere i varchi.

La ripresa si apre con il raddoppio dei padroni di casa. All’altezza del dischetto Zaza, servito dalla destra da Ola Aina, chiama Sportiello all’intervento di piede: in agguato c’è Baselli che infila di tap-in da pochi passi. Mazzata per il Frosinone. Granata nuovamente pericolosi poco dopo con un tentativo dalla distanza di Meité, il portiere ospite si allunga. Con l’acqua alla gola, la squadra di Longo prova a crederci. Il primo vero squillo arriva intorno all’ora, con un colpo di testa di Goldaniga su punizione di Ciano.

La reazione del Frosinone

E’ lo stesso difensore ex Palermo a riaccendere la speranza dei suoi, deviando in rete da pochi passi sul corner di Ciofani dopo la pessima uscita di Sirigu: i granata protestano, Pezzuto convalida con l’ok degli uomini Var e sventola il giallo al portiere di casa che lamenta una spinta (12′). Così anche il Frosinone rompe il suo tabù realizzando la sua prima rete su azione. E’ un’iniezione di fiducia nelle vene dei ragazzi di Longo, minacciosi ancora con una punizione di Ciano sul quale nessuno dei compagni è pronto alla deviazione.

E’ il preludio al pareggio, firmato di testa da Ciano che smarrito dalla retroguardia torinista batte Sirigu sul preciso traversone di Campbell (19′).

Gara raddrizzata in sette minuti, come nemmeno nel più sogno più ottimista di Longo. La mossa di Mazzarri è l’inserimento di Parigini per Aina. Ora è il Toro chiamato a reagire. Izzo si vede annullare il 3-2 per fuorigioco, ma ci pensa Berenguer a scacciare i fantasmi con un gran gol: Salamon allontana il traversone basso di Parigini, la palla schizza verso lo spagnolo che da fuori area, di prima intenzione, insacca sotto l’incrocio (26′). Il Toro va vicinissimo a chiuderla, stavolta per davvero, con un blitz di Nkoulou: Parigini fa da sponda per la girata del camerunense, stoppata dalla traversa.

Il colpo di grazia è di Berenguer

Ma il Frosinone è vivissimo e sfiora il pari con il neo entrato Perica, che servito da Vloet, in campo al posto di Campbell, viene anticipato all’ultimo da Berenguer. Ogni capovolgimento di fronte è terreno fertile per una potenziale occasione. Tocca ai granata sciupare in contropiede una grande chance con il neo entrato Lukic, che liberato da Parigini scarica addosso a Sportiello. Nel finale incandescente Mazzarri si gioca anche la carta Soriano. I granata sudano freddo su un contropiede innescato da un errore di Nkoulou, con Perica che arriva alla conclusione troppo debole. In pieno recupero la palla del poker e della sicurezza ce l’avrebbe Zaza, liberato in area da Lukic: Sportiello devia con le dita in angolo. Poi il triplice fischio, vissuto dal popolo granata come una liberazione.

Attilio Celeghini

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