Sessa Aurunca, sigilli al cementificio Cacem

SESSA AURUNCA – Sequestrato il cementificio Cacem di proprietà del gruppo Caturano di Maddaloni, familiari del politico Antimo Caturano.
Il blitz dei carabinieri al cementificio, avvenuto nella notte di venerdì, ha fatto emergere uno stabilimento in piena attività che pertanto non rispettava l’ordinanza dirigenziale di sospensione emessa dal Comune.
Il 21 marzo scorso, a seguito di un tavolo tecnico convocato dal sindaco, lo stesso aveva rasserenato i cittadini circa la questione Cacem, ormai archiviata. Nel mese di aprile, dopo anche le numerose sollecitazioni del consigliere comunale d’opposizione, Antonio Fusco, l’amministrazione comunale dispose la chiusura dell’impianto visto che l’azienda era priva delle autorizzazioni necessarie. In merito, pare che la società avrebbe anche inoltrato, circa 20 giorni fa, una richiesta per ottenere l’agibilità dello stabilimento che probabilmente non ha mai avuto, parimenti all’autorizzazione unica ambientale. “Non ho fatto nulla oltre il mio mandato elettivo, nel rispetto di chi ha riposto la fiducia nella mia persona. Io non rappresento me stesso in Consiglio ma i miei elettori. Tuttavia è incomprensibile e sconcertante l’immobilismo del sindaco Di Iorio che pur conoscendo tutti gli atti della vicenda non ha fatto nulla per oltre quattro mesi, ad eccezione di un post ambiguo e fuorviante del 20 marzo in cui dichiarava la vicenda archiviata. Ad un primo cittadino non è consentito nascondersi e fingere superficialità per non assumere posizioni nette su certi argomenti. Chieda scusa a noi cittadini perché ci offende, anzi, il sindaco e tutti i componenti della maggioranza spieghino seriamente la loro posizione e del perché non abbiano proferito parola e giocato a nascondino lasciando i Responsabili di Settore da soli dedicandosi intanto alle passerelle social su Ambiente e parchi giochi. Inoltre alcuni referenti di LegaAmbiente Sessa Aurunca sempre pronti a difesa del territorio tranne questa volta spieghino la loro poca attenzione talvolta alta soprattutto su quello che succede su Comuni e regioni limitrofe. Nessun amministratore ha funzioni ispettive ma se sei la prima autorità sanitaria e la prima autorità di protezione civile con delega all’Ambiente e ti capita ad un palmo dal naso atti inconfutabili devi spiegare la tua posizione altrimenti si lascia dire e pensare qualsiasi cosa”, ha fatto sapere Fusco.

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