NAPOLI – Emissari dei clan scatenati per il racket: ogni sabato pomeriggio le batterie in moto dei reduci dei Carillo-Perfetto e degli Esposito-Marsicano-Calone sfilano davanti ai negozi e ai venditori di sigarette. Si fanno vedere per intimorire potenziali vittime delle estorsioni. Come dire: qui oggi comandiamo noi e a noi dovete pagare. Ma i poliziotti si sono appostati in via Catena e hanno bloccato una batteria di tre motociclette con quattro uomini. Li hanno fatto scendere dai mezzi e li hanno identificati. Quattro pluripregiudicati vicini al gruppo Esposito-Marsicano-Calone. Messi in fila davanti a un muro e perquisiti dalla testa ai piedi, ma non avevano armi e sono stati rilasciati poco più tardi. Intanto decine di persone hanno assistito al controllo mirato delle pattuglie del commissariato. Gli abitanti chiedono da tempo severi controlli delle forze dell’ordine, per fermare la faida. Sono esausti della ‘pressione’ della criminalità, che si fa sentire e vedere in tanti modi. Lo Stato ha risposto con una ‘retata’ poche settimane fa, con trenta arresti, che ha azzerato i quadri delle due organizzazioni in lotta per il controllo degli affari illeciti. Ma i reduci ora provano a riorganizzarsi. Sono rimaste forse sei-sette persone da una parte e dall’altra. Però si fanno notare in giro. E – secondo gli inquirenti – è una precisa strategia per ‘sorvegliare’ il territorio.
Gli scenari della faida sono cambiati dopo il maxi blitz: le paranze hanno ripreso a presidiare il territorio militarmente, per dimostrare che controllano i rioni. Gruppi di centauri armati girano nelle palazzine, mostrando le pistole. E’ il primo passo prima di pretendere il ‘pizzo’ dai commercianti e le ‘settimane’ dagli spacciatori e da chi vende le sigarette in strada. Vogliono riprendere il controllo del quartiere. Ma stavolta si sono trovati di fronte gli agenti della squadra investigativa del commissariato, che hanno predisposto dei servizi in borghese nelle zone a rischio. Una guerra per monopolizzare le piazze di spaccio, qui il principale business delle cosche. Non solo. A causa dei rapporti tesi tra i Calone-Marsicano e i Carillo-Perfetto, le paranze si mostrano particolarmente preoccupate di rifornirsi di nuove armi per arricchire il proprio arsenale. E meditano anche di chiederle a sodalizi più navigati e organizzati in altre parti della città.
Sfilata dei clan davanti ai negozi. Blitz della polizia: presi 4 centauri
Gli investigatori: bloccati in via Catena dopo un appostamento, sono vicini al gruppo Esposito Marsicano-Calone. Non avevano armi e sono stati rilasciati poco dopo. Ogni sabato cortei in moto per intimorire commercianti e ambulanti