NAPOLI – Nell’edizione di Cronache di Napoli di domenica 2 aprile 2023 c’era la denuncia da parte di alcuni autisti dell’Anm della presenza in città di gang dedite al borseggio. I conducenti dei mezzi pubblici hanno raccontato attraverso le colonne del nostro giornale, come i ladri fossero organizzati come delle vere e proprie aziende. Sui bus le vittime preferite, come documentato dal nostro servizio, sembrano essere i turisti. Nelle stazioni della metropolitana, invece, pare che siano in pericolo, oltre che i tanti visitatori che scelgono il capoluogo partenopeo per trascorrere qualche giorno di vacanza, anche i cittadini napoletani. A confermarlo è l’operazione portata a termine da Polfer e carabinieri, che hanno arrestato un 55enne e un 39enne, accusati di furti e rapine nella stazione della Metropolitana di piazza Cavour. Sembrerebbe che Francesco Ziccardi ed Enzo De Ponte facciano parte di una gang, composta da altre quattro persone, per le quali non ci sarebbero ancora elementi per procedere all’arresto. Discorso diverso, invece, per il 55enne e il 39enne. Gli agenti della Polfer, e i militari dell’Arma coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli, avrebbero documentato ed accuratamente analizzato le immagini dei plurimi delitti commessi riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi della stazione della Linea 2. Principali obiettivi delle rapine e dei furti le persone anziane e i tantissimi turisti che arrivano in piazza Cavour per visitare il centro città. A pochi passi dal luogo dove avvenivano i colpi, infatti, c’è il Museo Archeologico Nazionale, una delle mete più gettonate dai turisti. Molta della refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. Francesco Ziccardi ed Enzo De Ponte sono stati arrestati per furto e rapina. Sembrerebbe che avvicinassero le prede con la scusa di volerle aiutare ad acquistare il biglietto dai distributori automatici presenti all’interno della stazione. Mentre uno spiegava come effettuare i pagamenti, l’altro sfilava il portafogli dalle tasche o dalle borse. Nel frattempo proseguiranno le indagini degli investigatori per reperire elementi utili per far scattare i provvedimenti anche nei confronti dei presunti complici del 55enne e del 39enne, che sono stati arrestati e spediti nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.
Impuniti i presunti complici: diversi colpi non denunciati
Nell’ultima operazione portata a termine dagli agenti della Polfer e dai carabinieri sono stati documentati decine i furti, anche aggravati. Vanno avanti le indagini sui borseggiatori sui mezzi pubblici. L’inchiesta che ha portato all’arresto di due presunti rapinatori in azione nella stazione della metropolitana di piazza Cavour ha fatto emergere un dato inquietante. Infatti, secondo le forze dell’ordine, è ancora alto il numero di vittime che non denunciano gli atti criminosi che avvengono in città. Infatti, pare che i due borseggiatori arrestati dalla Polfer e dai carabinieri facciano parte di una banda composta da almeno altre quattro persone. I presunti complici, però, sono rimasti impuniti perché le vittime non hanno presentato querela. In tutti questi casi le responsabilità sono chiare e le identità degli autori note. In alcuni casi normali cittadini, accortisi di quanto stava accadendo intorno a loro, hanno fotografato i ladri mentre mettevano a segno i “colpi” ai danni delle vittime e consegnato le immagini alle forze dell’ordine. Ma anche in questo caso, sempre per mancanza delle querele, non è stato possibile ottenere una misura cautelare nei confronti dei borseggiatori. Il 55enne e il 39enne arrestati, Francesco Ziccardi ed Enzo De Ponte, sono ritenuti componenti di una banda composta da complessivamente da sei persone. I video dei sistemi di videosorveglianza della stazione Cavour della linea 2 della metropolitana di Napoli hanno consentito, per esempio, l’individuazione di uno dei due arrestati, entrato in azione con un complice (che è solo indagato) il primo dicembre scorso. Della banda di borseggiatori – secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura (sostituto procuratore Vincenza Marra) – farebbero parte altre quattro persone, tutte indagate, a vario titolo, per la stessa tipologia di reati contestati ai due borseggiatori finiti in cella. Militari e poliziotti ritengono che a capo della banda ci fosse Ziccardi che entrava in azione in prima persona insieme a De Ponte e agli altri quattro a cui era anche deputato il compito di selezionare le vittime da prendere di mira.
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