MILANO – Ronaldo non c’è ma lo show bianconero è comunque in HD. Alla Juventus basta un quarto d’ora per ribaltare l’Atalanta e uscire da Bergamo con tre punti pesantissimi. Senza il portoghese, non convocato, il successo è firmato Higuain e Dybala, gli uomini d’attacco che hanno passato l’estate con la valigia in mano e invece continuano a levare le castagne sul fuoco a Sarri. La squadra di Gasperini si fa preferire per un tempo, dove domina e sbaglia un rigore con Barrow e va in vantaggio a inizio ripresa con Gosens. L’1-0 resiste fino a 16 minuti dalla fine, poi si scatena il ciclone Pipita.
Higuain e Dybala trascinano la Juve
L’uno-due vale la rimonta, poi il sigillo di Dybala nel recupero spegne le illusioni di una Dea che incassa una punizione eccessiva. I tre punti consentono alla Juve di presentarsi al meglio alla sfida di Champions con l’Atletico e di mettere pressione all’Inter, attesa stasera dalla sfida in casa del Torino: i bianconeri volano provvisoriamente a +4.
Le formazioni
Gasperini senza l’acciaccato Zapata e lo squalificato Ilicic, Muriel non è al meglio e si accomoda in panchina. Al centro dell’attacco si piazza il giovane Barrow. Nelle file bianconere, invece, non c’è Matuidi e al suo posto gioca Bentancur. In difesa giocano Cuadrado e De Sciglio. Sulla trequarti Bernardeschi vince il ballottaggio con Ramsey alle spalle di Higuain e Dybala. Out Alex Sandro, sulla sinistra c’è De Sciglio. Più Dea che Signora nel primo tempo. Gli orobici si rendono subito minacciosi con un’incornata di Djimsiti, il primo squillo bianconero è una punizione di Dybala che si spegne sul fondo. Al quarto d’ora potrebbe già arrivare la svolta dell’incontro: Khedira interviene con il braccio largo, Rocchi indica il dischetto.
L’Atalanta sfiora il vantaggio
Ma Barrow spreca tutto, calciando sulla traversa: poi sulla ribattuta Pasalic di testa manda fuori. Rammarico Atalanta e sospirone di sollievo per i bianconeri. Higuain prova a scuotere i suoi con una conclusione contenuta in due tempi da Gollini. Ma è ancora l’Atalanta a sfiorare il vantaggio: Gosens dipinge il traversone per la testa di Pasalic, il riflesso in tuffo di Szczesny è strepitoso. Poi è ancora paura in area bianconera con Szczesny che allontana il traversone di Gomez e De Sciglio che salva sulla linea sul tentativo a botta sicura di De Sciglio.
Sarri è già costretto al cambio al 25′ visto che Bernardeschi, dolorante, non riesce a proseguire: lo rileva Ramsey. La squadra di Gasperini spinge di più, prima dell’intervallo Djimsiti ci prova di tacco, su cross di Gomez, senza fortuna.
La ripresa
L’avvio di ripresa degli orobici è arrembante e porta subito frutti con il gol del vantaggio. Barrow affonda sulla destra e dal fondo pennella il cross verso il secondo palo, trovando lo stacco di Gosens (56′). Proprio il gambiano lascia spazio a Muriel mentre Sarri si gioca la carta Douglas Costa, richiamando Bentancur. L’Atalanta però insiste, De Ligt è bravo a disinnescare la minaccia recata da Muriel. I bianconeri guadagnano spazio e sperano in un’invenzione di Dybala: e l’argentino prova ad accontenarli, seminando tre avversari ma venendo fermato da Djmsiti all’ultimo dribbling.
Altra mossa di Sarri con Emre Can che rileva Khedira. E la Juve trova il pari con Higuain che insacca in mischia con l’aiuto di una deviazione di Toloi (74′). Prova a rispondere subito l’Atalanta con una gran botta da fuori di Muriel, deviata da Szczeny in angolo. Un possibile tocco di gomito di Emre Can richiama al Var Rocchi, che non ravvisa estremi per un rigore.
Juve in rimonta
I bianconeri comunque completano la rimonta e la firma è ancora quella del Pipita, che fredda Gollini su assist di Cuadrado (82′). Gli uomini di Gasperini protestano per un tocco di mani del colombiano all’origine dell’azione, che dalle immagini pare evidente. I padroni di casa si buttano in avanti, ma la Juventus è letale in ripartenza: è il secondo minuto di recupero e il duo argentino chiude i conti. Higuain serve Dybala, che rientra sul mancino e batte Gollini. E’ la dura legge della Signora.
(LaPresse/di Attilio Celeghini)