È un operaio originario di Cesa ma residente a San Cipriano di Aversa, di 53 anni (classe 71), incensurato, la persona fermata per il duplice omicidio nell’Agro Aversano, lungo l’Asse Mediano. Si chiama Antonio Mangiacapre e in passato collezionava armi ma poi gli è stata revocata la autorizzazione. I carabinieri, che si trovavano in zona per un servizio di pattugliamento, hanno sentito gli spari. Si sono precipitati sul luogo del duplice omicidio dei fratelli Marco e Claudio Marrandino e hanno visto in volto l’uomo che, ritengono, ha commesso il duplice delitto. Si è dato alla fuga in auto e si è recato alla clinica Pineta Grande, probabilmente per crearsi un alibi affermando di aver avuto malore. I carabinieri lo hanno intercettato e fermato, procedendo all’identificazione.
Le due vittime sono entrambe di Cesa e sono un avvocato e un imprenditore nel campo dell’edilizia, i fratelli Marco (di 39 anni) e Claudio Marrandino (di 29 anni). Marco Marrandino è stato presidente del consiglio comunale durante la consiliatura di Cesario Liguori dal 2021 al 2015. La pista che al momento i carabinieri seguono è quella di una ritorsione per una vendita all’asta giudiziaria. Al momento non è confermata la voce di un fermo di indiziato di delitto che sarebbe già stato eseguito.
Il corpo di Claudio è stato trovato all’interno della Bmw bianca, quello di Marco a cinque metri di distanza. Entrambi sono stati uccisi con dei colpi alla testa, per cui chi ha sparato ha voluto assicurarsi che i due fratelli non sopravvivessero, con un’azione fredda ed evidentemente studiata in precedenza nei dettagli.