Di Alberto Zanello
MILANO (LaPresse) – Il processo di un ‘Milan ai milanisti’ fortemente voluto da Elliott, si arricchisce di un nuovo tassello. Il più importante, il più atteso. Di certo quello che stava più a cuore ai tifosi del ‘Diavolo’. Dopo una carriera leggendaria da giocatore durata 25 anni inizia la seconda vita di Paolo Maldini al Milan come dirigente. Un sodalizio, quello della famiglia Maldini e il club lombardo, per certi versi irripetibile. Da Cesare, capitano della squadra che vinse la prima Coppa dei Campioni nel 1963 e poi allenatore, al figlio Paolo. Che in rossonero ha fatto incetta di trofei (26, tra cui 7 scudetti e 5 Champions League, disputando 8 finali) e record (quello di 648 presenze in Serie A è tuttora imbattuto). Dall’esordio a 16 anni, il 20 gennaio 1985, fino al ritiro, suo e della maglia numero 3, mai più indossata. Ciò, al termine della stagione 2008/09 dopo ben 419 partite con la fascia di capitano al braccio.
Di un possibile ritorno di Maldini al Milan si è parlato quasi da subito
Ci sono voluti nove anni e due nuove proprietà nel mezzo però per riportare Paolo ‘a casa’. La priorità dell’ex colonna della nazionale italiana è sempre stata quella di rientrare in società con un ruolo operativo. Niente ambasciatore, niente compiti di facciata. Con il cambio al vertice da Berlusconi a Li Yonghong è tornato d’attualità il nome di Maldini, ma è stato Elliott, sul pressing di Leonardo, a toccare i tasti giusti per convincere l’ex difensore a ritornare.
Maldini, destinato al ruolo di commentatore per Dazn, affiancherà così Leonardo nelle vesti di direttore sviluppo strategico dell’area sport. Una mossa significativa per Elliott, che dopo l’arrivo di Higuain e Caldara nell’operazione che ha riportato Bonucci alla Juventus piazza un altro colpo che attesta la serietà e la bontà del progetto del fondo americano. “Un passo importante verso il ritorno al grande Milan“, commenta infatti il presidente Paolo Scaroni, che non trova parole “per descrivere ciò che Paolo Maldini rappresenta per il Milan. E’ stato un privilegio vederlo giocare e vincere innumerevoli trofei in campo. Sono felice e onorato di lavorare con lui in questo suo nuovo ruolo”, ha dichiarato. “La leadership e l’esperienza di Paolo saranno di grande beneficio per il club, così come la sua passione e la sua energia“. L’attesa è durata nove anni, ma la seconda vita di Maldini al Milan è ufficialmente iniziata.