CASERTA – Manca solo l’ufficialità, dopo il rinvio delle elezioni il Governo ha fissato la data per l’appuntamento con le urne. Si voterà domenica 3 e lunedì 4 ottobre, come ipotizzato già a giugno scorso. Sulla data del voto si è acceso un duro scontro nazionale tra il Partito Democratico e le altre forze di governo. Manca solo il decreto ufficiale, ma la notizia è informalmente arrivata in Prefettura dove sono cominciati i preparativi. Gli esponenti dem dell’esecutivo hanno tentato di anticipare il voto a settembre. La finestra ‘ministeriale’ in cui si sarebbe potuto votare è quella compresa tra il 15 di settembre e il 15 di ottobre, come previsto del decreto dello scorso marzo firmato dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Dal punto di vista ‘territoriale’, e non vale solo per la provincia di Caserta, il Pd e il centro sinistra sono avvantaggiate da un lungo lavoro di preparazione e ricerca dei candidati.
Il centrodestra, invece, annaspa tra il detto e il non detto. Zinzi è il candidato sindaco di tutta la coalizione? Nì. Ha avuto l’incoronazione di Matteo Salvini ma i candidati al consiglio di Fratelli d’Italia stampano i manifesti senza indicare il nome del candidato sindaco. Trattativa di fatto ferma anche nei comuni più piccoli. In Terra di Lavoro saranno 31 i comuni dove i residenti sono chiamati al rinnovo del consiglio comunale e del sindaco: Baia e Latina, Camigliano, Capodrise, Capriati a Volturno, Carinola, Casaluce, Caserta, Castel Morrone, Cervino, Frignano, Giano Vetusto, Mignano Monte Lungo, Parete, Piedimonte Matese, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Ruviano, San Marcellino, San Marco Evangelista, San Pietro Infine, San Potito Sannitico, San Prisco, San Tammaro, Sant’Arpino, Santa Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Sparanise, Succivo, Tora e Piccilli, Villa di Briano e Villa Literno.
In dieci comuni, ad accompagnare al voto gli Enti sarà un commissario nominato dalla Prefettura di Caserta. Tra i ‘grandi ritorni’ alle competizioni elettorali figurano i candidati sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, e quello di Villa Literno, Enrico Fabbozzi (entrambi tornano alla candidatura dopo lunghe vicende giudiziarie) e l’uscente di Pignataro Maggiore, nonché presidente della Provincia, Giorgio Magliocca che ha ritirato la richiesta di sospensione dalla carica per ragioni di salute e ha deciso di tornare in gara. Due mesi al voto e campagna elettorale che entra nel vivo con la ricerca dei candidati da inserire nelle liste elettorali. Tanti i simboli che saranno sulla scheda, e non solo nel capoluogo.
Anche negli altri centri di media popolazione come Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca, si annuncia una corsa serrata alla ricerca dell’ultimo candidato e dell’ultimo voto. Difficile prevedere l’esito degli scontri principali anche se il partito maggiore rischia di essere quello dell’astensione. Ballottaggio si annuncia a Caserta mentre a Santa Maria Capua Vetere l’apertura della coalizione di Antonio Mirra all’accordo con il Partito Democratico potrebbe consentirgli una chiusura al primo turno. Si torna al voto in due giorni, per consentire un afflusso non ‘assembrato’ stante il clima da emergenza sanitaria globale. Sulla scheda si potrà indicare il singolo (uomo o donna) candidato in consiglio o la coppia con entrambi i generi, e barrare il nome del candidato sindaco che si intende votare.