Palermo, 27 apr. (LaPresse) – Una nuova “esplosione maggiore” è stata registrata sul vulcano Stromboli dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dopo gli episodi del 24 aprile scorso che hanno coinvolto le bocche dell’area centro meridionale del cratere.
La prima esplosione è avvenuta intorno all’una di notte vicino alla bocca “N2”, posta nell’area settentrionale della terrazza craterica dello Stromboli. La durata è stata di circa 5 secondi. I prodotti grossolani, come frammenti di lava già consolidata o brandelli di magma incandescente, si sono distribuiti principalmente in direzione ovest-nord ovest, ricoprendo la parte alta della Sciara del Fuoco e rotolando lungo le sue pendici.
Diciassette secondi dopo la prima esplosione, ha avuto inizio un getto continuo di lava, in questo caso espulso a un’altezza dell’ordine di alcune decine di metri, che gradualmente è passato a esplosioni discontinue, intervallate da alcune esplosioni di cenere e materiale incandescente di bassa intensità che hanno raggiunto un’altezza massima di circa 80 metri.
L’intera sequenza è durata circa tre minuti. Successivamente, il vulcano è tornato a produrre la sua normale attività stromboliana.