MILANO – Nel corso delll’anno, i carabinieri di Sicilia hanno effettuato un’imponente attività di verifica per contrastare le truffe all’Inps perpetrate attraverso i falsi braccianti agricoli e le indebite percezioni del reddito di cittadinanza. Il bilancio dell’ultimo anno, in relazione alle indagini sviluppate in Sicilia dai Comandi Provinciali dell’Arma, è stato di 880 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, di cui 52 in stato d’arresto.
Già nel novembre scorso i carabinieri di Trapani avevano scoperto una maxi truffa ai danni dell’Inps, in cui gli indagati, utilizzando imprese e società del comparto edile esistenti solo sulla carta e aventi sedi fantasma, avevano assunto per finta 241 persone, allo scopo di percepire indebitamente le indennità previdenziali e assistenziali.
I finti lavoratori, a loro volta, si impegnavano poi a versare ai titolari delle ditte fittizie la metà del valore delle indennità (ad esempio quella della disoccupazione, pur non avendo mai lavorato neanche un giorno). L’operazione aveva quindi consentito, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, di effettuare un sequestro di beni per un valore di circa 670mila euro a carico dei titolari delle ditte fantasma.
(LaPresse)