SIENA (LaPresse) – Siena, reati tributari: sequestrati 4,8 milioni di beni all’imprenditore Brunello. La procura di Siena ha iscritto nel registro degli indagati, per reati tributari, Jacopo Biondi Santi. Si tratta infatti di un imprenditore del settore vitivinicolo. Appartenente a una delle famiglie più note di produttori del Brunello di Montalcino. A riportare questa mattina la notizia è infatti il quotidiano La Nazione. Nei confronti dell’imprenditore è stato eseguito un sequestro di beni per circa 4,8 milioni di euro. Biondi Santi sarebbe al centro dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza. E coordinata dal procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello. Su un presunto giro di fatture tra società finalizzato a pagare meno tasse.
Siena, l’avvocato: “Siamo fiduciosi”
In particolare, gli inquirenti avrebbero messo sotto osservazione l’operazione siglata da Jacopo Biondi Santi con i francesi di Epi Group, proprietari di alcuni dei marchi più noti di champagne. Secondo quanto spiegato a La Nazione dall’avvocato Enrico De Martino, legale di Biondi Santi, “la controversia verte su una diversa interpretazione delle norme che regolano le fatture e le transazioni commerciali, l’accordo con i francesi non ha nulla a che vedere con questa inchiesta” e “siamo fiduciosi: per noi non si prefigura nessun tipo di reato”.