CITTA’ DEL VATICANO (LaPresse/AFP) – Al Sinodo sui giovani, i vescovi del Belgio chiedono l’apertura del sacerdozio agli uomini sposati.
La richiesta dell’episcopato belga
“Sono convinto che alcuni giovani, che hanno ricevuto dalla vocazione battesimale la loro chiamata a impegnarsi nei vincoli del matrimonio, risponderebbero volentieri ‘Eccomi!’ se la Chiesa li chiamasse al ministero sacerdotale”, ha riferito mons. Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Bruxelles, prima dei lavori della giornata.
Secondo il portavoce della conferenza episcopale belga, Tommy Scholtes, Kockerols ha parlato a nome della conferenza belga dopo averle precedentemente sottoposto il testo dell’intervento.
La tesi di Scholtes
Per Scholtes, “questa non è l’unica soluzione alla crisi delle vocazioni, ma è anche una questione di credibilità della fede nel mondo di oggi”. “Sappiamo che nel mondo protestante o ortodosso, in cui i pastori possono essere sposati, permane una difficoltà nel trovare ragazzi che accettino di consacrarsi al sacerdozio”, afferma.
Il Sinodo e il dibattito in corso
La Chiesa cattolica tedesca, da parte sua, ha recentemente chiesto una discussione sul celibato, non a causa della crisi delle vocazioni, ma dell’ennesimo scandalo di pedofilia.
Un rapporto commissionato quattro anni fa dalla Chiesa in Germania parla di almeno 3.677 casi, per lo più ragazzi sotto i 13 anni, vittime di abusi sessuali da parte di almeno 1.670 religiosi. I fatti si sono svolti tra il 1946 e il 2014. Gli autori del rapporto identificano il celibato dei sacerdoti come una delle possibili cause indirette di questi abusi.
“Non deve esserci alcun tabù su ciò di cui stiamo parlando”, ha detto il presidente della Conferenza episcopale tedesca Reinhard Marx alla fine di settembre. E ha assicurato che le sfide specifiche per la Chiesa cattolica, come le domande sul celibato dei preti e gli aspetti della morale sessuale cattolica, “saranno discusse in modo trasparente, con la partecipazione di esperti di diverse discipline”.
