Roma, 15 mag. (LaPresse) – “L’amico Brunetta dovrebbe sapere che la ‘Pace Fiscale’ è un punto cardine del programma con cui il centrodestra si è presentato alle elezioni del 4 marzo, che oggi la Lega ha messo sul tavolo del contratto di Governo con il M5S nel rispetto e nell’interesse di tutti gli elettori che ci hanno votato e che si aspettano di poter uscire dall’emarginazione sociale e dalla disperazione a causa del sovraindebitamento fiscale”, lo dichiara Armando Siri, senatore della Lega.
Brunetta sa bene che il ‘saldo e stralcio’ proposto per i piccoli contribuenti in difficoltà economica si riferisce al fenomeno del mancato pagamento dell’imposta, che rappresenta il volume maggiore dei crediti per varie ragioni inesigibili in ‘pancia’ di Equitalia. In tutto più di 850 miliardi distribuiti tra 21 milioni di contribuenti.
Considerato che la cosiddetta rottamazione, che ha una limitatissima convenienza perché si rivolge a chi ha disponibilità economica immediata ed esclude la maggior parte dei contribuenti in difficoltà, ha generato risorse reali o di previsioni per circa 12 miliardi di euro provenienti da oltre 500mila istanze per la cancellazione, abbiamo la ragionevole certezza che un’offerta ben più conveniente per una platea molto più ampia possa produrre extra gettito per un valore indicato di 35 miliardi per il primo anno e 25 il secondo.
In ogni caso, l’introito della ‘pace fiscale’ verrà conteggiato per la copertura della riduzione delle imposte solo a consuntivo. Tali risorse, che non hanno valore stabilizzato ma solo unatantum, verranno impegnate per agevolare l’introduzione della Flat Tax, la quale, come Brunetta sa bene, è in grado di generare in tempi brevi effetti positivi strutturali sul Pil e, di conseguenza, sulle entrate”.