Bratislava (Slovacchia), 9 mar. (LaPresse/AFP) – Migliaia di persone sono scese in piazza in Slovacchia per protestare contro il governo e la corruzione, a seguito dell’omicidio del giornalista Jan Kuciak e della fidanzata a febbraio. Il quotidiano SME riporta che circa 40mila persone si sono raccolte a Bratislava, la più grande protesta mai avvenuta nel paese da quando nel 1989 la Rivoluzione di velluto fece cadere il comunismo nella ex Cecoslovacchia. Proteste si sono tenute anche davanti alle ambasciate della Slovacchia a Praga e Berlino. Kuciak e la fidanzata Martina Kusnirova, entrambi 27enni, sono stati trovati senza vita il 25 febbraio nella loro casa vicino Bratislava, uccisi a colpi di arma da fuoco. La polizia ha riferito che la morte del reporter è “molto probabilmente” legata all’inchiesta che lui stava conducendo per un articolo sui legami fra alti politici slovacchi e la ‘ndrangheta, e il suo editore ha pubblicato l’articolo postumo, seppur incompleto. Il doppio omicidio e l’articolo hanno scatenato un sentimento antigovernativo nel Paese, che è membro sia dell’Ue che della Nato e conta 5,4 milioni di abitanti.
Le proteste sono cominciate in modo pacifico, nonostante il primo ministro Robert Fico avesse avvertito oggi del rischio che i manifestanti potessero attaccare “edifici pubblici”. ‘Fico, dimettiti’, si leggeva su un cartello tenuto da uno dei manifestanti nel centro di Bratislava. E altri messaggi recitavano: ‘Vogliamo una Slovacchia decente’ e ‘Fico a letto con la mafia’. Il presidente Andrej Kiska, che ha chiesto un rimpasto di governo o elezioni anticipate sulla scia del doppio omicidio del mese scorso, ha provato a porre fine alla crisi invitando a colloqui oggi Fico e il presidente del Parlamento Andrej Danko; i tre, però, non sono riusciti ad accordarsi su una dichiarazione congiunta.