BRATISLAVA – La liberale Zuzana Caputova, critica con il governo in carica, quasi certamente diventerà la prima presidente donna della Slovacchia nel ballottaggio del 30 marzo. Dopo aver più che doppiato il rivale Maroš Šefcovic, sostenuto dal partito di governo, nel primo turno di ieri. L’avvocatessa ambientalista ha ottenuto il 40,57% dei voti contro il 18,66% di Sefcovic. Secondo i dati ufficiali pubblicati oggi, l’affluenza è stata del 48,74%.
La liberale Caputova è in testa, fuori i sovranisti
Restano fuori dal ballottaggio i candidati vicini a sovranisti e nazionalisti: Stefan Harabin della destra populista e l’esponente dell’estrema destra Marian Kotleba hanno ottenuto meno del 15%.
Il ballottaggio Caputova-Sefcovic
La 45enne parte quindi decisamente in vantaggio per il ballottaggio. Con il 64,4% delle intenzioni di voto contro il 35,6% per il vicepresidente della Commissione europea sostenuto dallo Smer-SD, partito populista di sinistra al potere (dati dell’istituto Focus). “Cercherò anche di parlare agli elettori i cui candidati non sono presenti nel secondo turno. Prendo tutti i voti. Voglio essere comprensibile, autentica, comunicare con le zone in cui vedo problemi per la Slovacchia e proporre soluzioni”, ha dichiarato Caputova in un dibattito televisivo.
Sefcovic difende i valori cristiani
Sotto lo slogan ‘Sempre per la Slovacchia’, Sefcovic ha promesso di lavorare “per la riconciliazione di tutta la società”, pur sottolineando il suo impegno in difesa dei valori cristiani. “Non possiamo sostenere passi verso il riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, o quelle che permettono l’adozione di bambini da parte di queste coppie”, ha detto facendo riferimento alle posizioni della sua rivale.
Sì all’aborto e ai diritti per le coppie gay
La leader liberale si è espressa infatti a favore dell’aborto e dei diritti per le coppie gay. Spiegando che un bambino “vivrà meglio con due persone amorevoli dello stesso sesso” che in un orfanotrofio. Secondo gli analisti, la vittoria di Caputova potrebbe essere un cattivo auspicio per il governo in vista delle elezioni parlamentari del prossimo anno. Senza grandi sorprese, la 45enne sostituirà il presidente Andrej Kiska, che ha sostenuto la sua candidatura. Le funzioni del capo dello Stato sono comunque protocollari.
(LaPresse/AFP)