PISTOIA (LaPresse) – Montecatini Terme sarà la capitale di Slow Food Italia dalla mattina di venerdì 6 luglio al pomeriggio di domenica 8. La città termale nel cuore della Valdinievole ospiterà infatti i lavori del IX Congresso nazionale dell’associazione della Chiocciola. Ospiterà anche numerosi eventi collaterali per gli oltre mille partecipanti, fra delegati, osservatori e ospiti, e aperti a tutta la cittadinanza.
Venerdì e sabato dalle 8 alle 13 in via Mazzini aprirà il Mercato della Terra
Una vetrina delle migliori produzioni territoriali con i contadini che animano l’appuntamento ospitato tutte le settimane a Montecatini Terme. A queste proposte si aggiungono i presìdi Slow Food della Toscana, per ‘viaggiare’ lungo l’intera regione attraverso le eccellenze dell’enogastronomia buona, pulita e giusta.
Sarà un’occasione per incontrare i produttori. Ed anche per scoprire tradizioni contadine e colture che il lavoro silenzioso degli agricoltori, ha permesso di rivalutare, valorizzare e diffondere sulle tavole e nelle cucine. Bontà da acquistare, ma anche da conoscere, toccare, provare con due laboratori su olio e formaggi. Quest’ultimo rivolto in particolare ai bambini e alle loro famiglie. Sono iniziative gratuite e non è necessaria l’iscrizione. Al termine, per chi avrà ‘imparato la lezione’ sono previsti premi golosi.
Uno dei temi centrali di Slow Food è il legame tra il cibo (produzione e consumo), la salute e il benessere
Un approfondimento che sarà al centro della tre giorni congressuale. Venerdì 6 luglio dalle 10 alle 12 nella sala convegni dell’hotel Le Tamerici è in programma il convegno Cibo, salute, ambiente.
“La Medicina riconosce come consolidate le relazioni tra il cibo e la salute”, spiega la moderatrice Patrizia Ucci, responsabile Cibo e salute per Slow Food Lombardia. “Meno conosciuti, invece, sono i rapporti tra la qualità del cibo, i metodi di produzione e il benessere. Ne consegue che il tipo di agricoltura scelto ha riflessi sull’ambiente e sulla salubrità di quello che mangiamo ed è per questo che Slow Food vuole affrontare questo argomento e confrontarsi con vari esperti e personalità”.