GIUGLIANO – Sgominata la piazza di spaccio di Licola Mare, dove secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri di Giugliano, guidati dal capitano Matteo Alborghetti, esisteva un gruppo dedito alla vendita di stupefacenti a conduzione familiare. Tra gli indagati ci sono anche un padre e i suoi figli e le rispettive compagne. Sono state undici le misure cautelari notificate ad altrettanti indagati. In otto sono stati spediti in carcere. Altri tre ai domiciliari. Gli indagati sono gravemente indiziati a vario titolo dei reati di detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, commessi in particolare nella frazione di Licola del Comune di Giugliano, dove c’è anche una spiaggia libera da poco ristrutturata dall’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Pirozzi.
Le indagini, condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Giugliano, sotto la direzione della Procura di Napoli Nord, hanno consentito di documentare una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, consentendo di risalire a numerosi fornitori, alcuni dei quali legati alla criminalità organizzata. Gli indagati, nel porre in essere l’illecita attività contestata, si avvalevano di un linguaggio criptico, attraverso il quale indicavano in modo convenzionale la sostanza stupefacente, al fine di eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine. Si tratta di una pratica comune, che i carabinieri di Giugliano hanno già riscontrato in precedenza. Viste le sofisticate tecniche investigative, i militari dell’Arma sono in grado di riconoscere l’utilizzo di parole in codice. Tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, i carabinieri sono riusciti a scoprire l’esistenza nell’area di Licola di una vera e propria piazza di spaccio, che stava diventando il punto di riferimento di chi fa abitualmente uso di sostanze illecite. Quella smantellata nella fascia costiera è la seconda piazza di spaccio scoperta sul territorio di Giugliano. Un anno fa, infatti, i militari dell’Arma si accorsero che quantità al dettaglio di droga venivano smistate anche in via Appia, sul tratto di competenza del Comune amministrato dal sindaco Pirozzi. Nello spiazzale nei pressi di uno dei distributori di benzina della zona, pusher provenienti da Secondigliano e Scampia rifornivano i clienti della merce richiesta. Gli scambi aumentarono nel post pandemia, quando l’alleggerimento delle restrizioni decise dal governo per contenere i contagi, incoraggiò un gruppo di persone residenti nella periferia Nord di Napoli ad allargare il business nei Comuni limitrofi. Uno degli indagati fu anche vittima di un agguato a colpi di pistola in via Roma Verso Scampia nel marzo del 2022. Infatti i carabinieri gli notificarono l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in ospedale, dove venne portato a seguito di ferite di colpi di arma da fuoco alla schiena e al gluteo. Secondo le indagini delle forze dell’ordine, l’indagato fu punito per aver tentato la scalata senza autorizzazione.
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