Smart working, Confindustria: “Meglio il modello misto”

"Lo smart working è un abito che ogni azienda deve confezionare sul proprio corpo, non può essere generalizzato dal punto di vista dell'impiego".

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati

TRENTO – “Lo smart working è un abito che ogni azienda deve confezionare sul proprio corpo, non può essere generalizzato dal punto di vista dell’impiego. Noi siamo favorevoli ma fin dove si può applicare. Unico limite che intravediamo è per quanto riguarda lo spirito di squadra in azienda, fondamentale per la produttività ed elemento che può avere riscontri importanti sulla creatività delle persone. Diciamo che il modello misto è quello migliore, alternando momenti di presenza a smart working. Ricordiamoci che l’azienda è una comunità fatta da persone che devono stare insieme e vivere insieme per il raggiungimento degli obiettivi”. Lo ha detto Maurizio Stirpe, vice presidente di Confindustria, intervenendo al Festival dell’economia di Trento.

LaPresse

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