ROMA – Sono 66 i tunisini soccorsi al largo delle coste di Pantelleria, in provincia di Trapani. I migranti si trovavano su un’imbarcazione che viaggiava verso l’isola siciliana. sono stati intercettati da due motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. Sono diretti verso il porto di Trapani. L’italia, dopo quest’ultima circostanza, ha chiesto che l’Ue si doti di una ‘cellula di crisi’ per la questione migratoria. Il premier Conte ha scritto alla Commissione europea. La proposta è far diventare meccanismo automatico la redistribuzione dei migranti tra gli Stati membri. Niente più emergenza, ma prassi consolidata.
La lettera di Conte: Cellula di crisi, migranti distribuiti equamente
L’idea è far diventare prassi consolidata la metodica di immediata distribuzione dei migranti nei vari paesi europei. Così come nel caso dei 450 migranti arrivati la settimana scorsa. Ed è questo il contenuto della lettera inviata a Bruxelles dal premier Giuseppe Conte. L’obiettivo, non semplice, è convincere Ue e stati membri ad trasformare questo modello in a sistema operativo fisso. L’Italia, in questo caso, accoglierebbe i migranti sulle proprie coste e nei propri porti. Una volta terminate le operazioni di prima accoglienza, parte dei migranti verrebbe poi trasferita e accolta da altri stati. In tempi sostanzialmente brevi.
L’apertura dell’Ue
La Commissione Europea ha spiegato di condividere “il senso di urgenza dell’Italia”: si sta lavorando ad un sistema temporaneo da mettere in capo rapidamente per coordinare gli sbarchi durante l’estate. L’obiettivo di Conte è far si che sia direttamente l’Ue a trattare con i vari Stati, senza più affidare ai singoli stati l’onere di tutte le operazioni di coordinamento e discussione. L’idea del premier è questa: far diventare sistema quanto già accaduto con i migranti libici la settimana scorsa e, soprattutto, che ora sia l’Unione europea a gestire la sfida migratoria. Perchè un intervento più strutturato da parte dell’Ue sicuramente sarebbe in grado di coordinare, ma anche di convincere, i diversi stati.
La risposta di Juncker
“L’Italia invoca da tempo, e a ragione, cooperazione regionale sugli sbarchi”, così il presidente della Commissione Ue Juncker nella missiva di risposta a Conte, pubblicata da Politico. “La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice” della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, “ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile”. Insomma, un’apertura non totale, ma importante verso le richieste italiane. “Non va però dimenticato che l’Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro per gli sbarchi in seguito a un’operazione di ricerca e salvataggio in mare”, conclude Juncker.